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Gestione e soluzione dei problemi (seconda parte)

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Altro “sorpasso a destra”; in attesa dell’ultima parte del capitolo sui pesci, pubblichiamo la seconda parte del capitolo su come risolvere eventuali problemi. La fonte è sempre la stessa il manuale della FAO più volte citato.

8.2 Nuovi impianti acquaponici  e gestione iniziale


8.2.1 Costruzione e preparazione dell’impiano
Le i
struzioni dettagliate, passo-passo, per la costruzione saranno fornite nell’appendice 8. Una volta che l’impianto è completo è il momento di predisporre il sistema per le attività di routine. Sebbene la gestione impianto non richieda tempo e sforzi eccessivi, è importante avere presente che un buon funzionamento del sistema richiede un minimo di 10-20 minuti di manutenzione ogni giorno. Prima di popolare un nuovo impianto con pesci e piantare le verdure, è fondamentale assicurarsi che tutte le apparecchiature funzionino correttamente. La maggior parte degli elementi importanti da controllare sono la pompa dell’acqua, e quella dell’aria, oltre ad eventuali impianti termici, ove presenti. E’ essenziale vericiare che i tubi NFT e letti di crescita siano sempre “in bolla”, quando inizia a scorrente
l’acqua nell’impianto assicurarsi che non vi siano perdite o collegamenti idraulici non serrati, nel caso correte ai ripari. Il paragrafo 9.3 fornisce ulteriori suggerimenti per fissare i livelli di acqua ed evitare eventi catastrofici con perdite d’acqua. Una volta messo a punto il tutto, far circolare l’acqua per almeno due giorni, al fine di lasciar dissipare ogni traccia di cloro. Questo processo può essere accelerato attraverso un’intensa areazione e non è necessario se l’acqua che non contiene cloro, come nel caso di acqua piovana o filtrata.

Preparazione di un impianto con letto inerte
Il substrato di coltura (ghiaia vulcanica, argilla espansa, ecc …) deve essere ben lavato. Riempire i letti con il medium e lasciare scorrere l’acqua fino a quando non torna limpida.
Rimuovere eventuali sedimentazioni (se presenti) spingendole verso l’esterno con lo spruzzo dell’acqua. Se si utilizza un timer elettrico per allagare e drenare i letti, è importante calcolare il tempo necessario per riempire i letti di crescita con la portata dell’acqua in ingresso. Se si utilizza un
sifone a campana, la portata d’acqua deve essere regolata per garantire l’innesco dell’autosifone.
La portata d’acqua deve essere sufficiente per attivare il sifone, ma non così forte da  impedire l’aspirazione di fermarsi.

Preparazione impianti NFT e DWC
Assicurarsi che l’acqua che scorre in ogni tubo di accrescimento o in ogni canale abbia una velocità adeguata (1-2 litri / min per NFT; 1-4 ore tempo di ritenzione per DWC). Portate maggiori possono avere un impatto negativo sulle radici delle piante, mentre le portate inferiori non forniscono nutrienti e
ossigeno adeguati.


8.2.2 “Ciclaggio” del sistema e messa in opera del biofiltro
Una volta che l’impianto ha superato le verifiche
iniziali dei componenti ed è stato in funzione per 2-3 giorni senza problemi, è il momento di “ciclare” il sistema. Come trattato nel capitolo 5, “ciclaggio” è il termine che descrive il processo iniziale di costruzione di una colonia batterica in un nuovo impianto acquaponico. Normalmente questo è un processo che dura 3-6 settimane che inizia introducendo una fonte di ammoniaca nell’impianto per alimentare i batteri nitrificanti e consentir loro di proliferare. I passi necessari per avviare un nuovo impianto sono stati descritti sono stati delineati nel Capitolo 5.
Durante il processo di ciclaggio, è di vitale importanza per testare i livelli di ammoniaca, nitriti e nitrati ogni 3-5 giorni per assicurarsi che le concentrazioni di ammoniaca non diventino dannose per i batteri (> 4 mg / litro). Se dovessero essere troppo alte
è necessario introdurre un parziale cambio d’acqua . L’impianto ha completato il processo di ciclaggio quando i livelli di nitrati iniziano a salire e livelli di ammoniaca e nitriti scendere vicino allo zero.

8.3 pratiche di gestione per le piante
Le p
iantine possono essere piantate nel sistema non appena vengono rilevati i nitrati. E’ indispensabile aspettarsi per queste prime piante che crescano lentamente e presentino alcune carenze temporanee perché l’apporto di sostanze nutritive nell’acqua è in un primo momento limitato. Si consiglia di attendere 3-4 settimane per consentire alle sostanze nutritive di accumularsi. In generale i sistemi acquaponici mostrano un
tasso di crescita leggermente inferiore rispetto alle colitivazione nel suolo o alla produzione idroponica nelle prime sei settimane. Tuttavia, una volta che si sia costituita una base nutritiva sufficiente all’interno dell’unità (1-3 mesi) i tassi di crescita delle piante diventano 2-3 volte più veloci rispetto al suolo.

8.3.1 Rassegna di linee guida per la conduzione dell’impianto

Selezione delle piante
E ‘meglio per iniziare un nuovo impianto acquaponico con
piante robuste a rapida crescita  con un basso fabbisogno di nutrienti. Alcuni esempi sono le verdure a foglia verde, come insalate o con piante che fissino l’azoto piante, come i fagioli o piselli. Dopo 2-3 mesi, il sistema è pronto per estendersi alle verdure da frutto che richiedono una maggiore quantità di nutrienti.

Sesti d’impianto
Le p
iantine possono essere piantate a una distanza un po’ più fitta per la maggior parte delle verdure rispetto al suolo perché in nell’acquaponica le piante non competono per acqua e le sostanze nutritive. In ogni caso le piante devono conservare spazio sufficiente per raggiungere la loro dimensione di maturazione e per evitare la
competizione reciproca per la luce, che deprime la loro qualità o favorisce la crescita della vegetazione a scapito dei frutti. Vanno inoltre tenuti in considerazione gli effetti dell’ombreggiatura delle piante in piena crescita che consente la coltivazione contemporanea di specie che tollerano l’ombra accanto a piante più alte.

Complemento di ferro
Alcuni carenze nei nuovi impianti acquaponici possono riguardare il ferro nei primi 2-3 mesi di crescita giacché il ferro è importante durante i primi stadi di crescita delle piante e non è abbondante nei mangimi per pesci. Può essere dunque necessario aggiungere inizialmente ferro chelato (ferro solubile in polvere) all’impianto per soddisfare i requisiti delle colture. La raccomandazione è di aggiungere 1-2 mg / l per i primi 3 mesi dall’inizio di un nuovo impianto e di nuovo quando si evidenziano
carenze di ferro. Il chelato di ferro può essere acquistato da fornitori agricoli in forma di polvere, anche essere incrementato usando fertilizzanti sicuri in acquaponica come tè di vermicompost o alghe, giacché il ferro è abbondante in entrambi. Sezione 9.1.1 tratterà dei fertilizzanti organici sicuri per un utilizzo acquaponico.

8.3.2 Realizzazione di un vivaio
Le verdure sono il prodotto più importante per la produzione acquaponica su piccola scala. È essenziale che siano tra
piantate solo piantine forti e sane. Inoltre i metodi di trapianto utilizzati devono evitare lo shock del trapianto, per quanto possibile. Pertanto la raccomandazione è quella di realizzare un semplice vivaio per garantire un adeguato apporto di piantine sane pronte per essere trapiantate nel sistema acquaponico. E ‘sempre meglio avere un eccesso di piante pronte per entrare nel sistema piuttosto che rimanere  in attesa di piantine, causa di ritardi di produzione.
Un semplice letto per il vivaio può essere costruito utilizzando un supporto di legno con un rivestimento in polietilene, come mostrato nella figura 8.2.

8.2 L’acqua viene pompata nel letto per circa la metà del’altezza del pane di terra un’ora ogni giorno (controllato da un semplice temporizzatore elettrico), permettendo all’umidità di penetrare nel substrato di coltivazione. L’acqua viene poi lentamente drenata in una vasca sottostante. Questo ciclo si ripete ogni giorno per evitare il ristagno dell’acqua delle piantine. Troppa umidità aumenta il rischio di infezioni fungine. Nel letto del vivaio sono collocate vaschette di polistirolo riempite di terricccio o un inerte adatto alla crescita come lana di roccia, la torba, fibra di cocco, vermiculite, perlite o un mix con una combinazione di vari tipi di terreno di coltura. Alternative per i vassoi di propagazione possono essere realizzate anche utilizzando materiali riciclabili come scatole di uova vuote. 8.3Scegliere vassoi di propagazione che permettano una distanza adeguata tra le piantine in modo da favorire una buona crescita senza concorrenza per la luce. 

Semina diretta nei letti di media (argilla espansa, lapillo, ecc…)
È possibile seminare direttamente letto di crescita che utilizza un medium. Se si utilizza un sistema Flood and Drain con (ad esempio
un sifone a campana). Tuttavia, il sifone dovrebbe essere rimosso quando viene effettuata la semina e poi reinstallato quando cominciano ad apparire le prime foglie.

8.4


8.3.3 Trapianto
Piantine

Non è raccomandato trapiantare nell’impianto piantine ottenute in terra, dovrebbe essere fatto solo se strettamente necessario. In questo caso, è necessario lavare via dalle radici tutto il terreno molto delicatamente,

8.5

perché può portare patogeni delle piante. Questo processo di lavaggio è molto stressante per piantine ed è possibile che faccia perdere 4-5 giorni di crescita dal momento che la pianta deve adattarsi alle nuove condizioni. Pertanto è preferibile iniziare con i semi utilizzando un supporto inerte (lana di roccia, vermiculite o fibra di cocco) in vaschette di propagazione come spiegato sopra.
Con questo sistema lo shock si riduce al minimo. P
ossono anche essere piantate grandi piante da vaso, ma anche qui il terreno deve essere rimosso. Evitare di trapianto in pieno giorno perché le radici delle piante sono estremamente sensibili alla luce diretta del sole e le foglie devono prepararsi ad affrontare stress idrico determinato dalle nuove condizioni di crescita. Si raccomanda di trapiantare al crepuscolo in modo che le giovani piantine abbiano una notte per acclimatarsi al nuovo ambiente prima del sole mattutino.

Sette regole per seminare con contenitori di propagazione fatti in casa
1) Riempire un vassoio per le uova vuoto o altro contenitore alveolare per piantine con un medium adatto alla in crescita come compost o fibra di cocco.
2) Seminare i semi in fori di circa 0,5 cm di profondità; coprire i buchi con il medium senza compattarlo.
3) Posizionare il vassoio in una zona ombreggiata, bagnate. Sistemi di irrigazione automatici riducono lavoro.
4) Dopo la germinazione,  una volta che appaiono le prime foglie, cominciano a indurirsi ridurre l’ombreggiamento delle piantine mettendole alla luce sempre più intensa per alcune ore al giorno.
5) Concimare le piante una volta alla settimana con  fertilizzante organico non aggressivo ald alto tenore di fosforo al fine di rafforzare loro radici (opzionale).
6) Mantenere in semenzaio le piantine per almeno due settimane dopo la prima apparizione delle foglie per garantire una 
adeguata crescita delle radici .
7) Trapiantare le piantine nel sistema quando hanno raggiunto una buona crescita e sono sufficientemente forti. Rilasciare le piantine e nel nuovo letto di coltivazione.

8.6

Trapianto in un letto di crescita con il medium
Quando trapiantate nel lapillo vulcanico o qualsiasi altro supporto raccomandato nel Capitolo 6,
levare semplicemente da parte la ghiaia scavando una fossetta che sia abbastanza grande da contenere la pianta. Sistemate le radici in modo che possano beneficiare delle inondazioni del letto di crescita (circa 5-7 cm sotto il superficie della ghiaia). Non piantare troppo in profondità, perchè si permetterebbe all’acqua di entrare in contatto con il fusto o le foglie causando marciume del collare.

Trapianto NFT
Per essere piantata nei tubi, la piantina ha bisogno di essere sostenuta con un
tubicino corto o un vasetto di rete contenente 3-4 cm di ghiaia o altri substrati di coltivazione (Figura 8.7). Il resto di tazza rete deve essere riempito con una miscela di ghiaia e un medium che consenta di mantenere l’umidità come compost o fibra di cocco. Il medium aiuta a trattenere l’umidità perché quando la pianta è giovane le radici sono appena toccate dal flusso d’acqua all’interno del tubo di coltivazione. Dopo una settimana, le radici dovrebbero essersi estese attraverso la rete e nel tubo di crescita con pieno accesso all’acqua che scorre lungo la parte inferiore del tubo. Inoltre, se necessario possono essere inseriti degli stoppini  che si estendono dal vasetto di rete fino al flusso dell acqua.

8.7

Trapianto DWC
Simile al trapianto  nei sistemi NFT, nei sistemi DWC c’è la necessità che la pianta sia sostenuta  tramite un
piccolo vasetto di rete riempito con 3-4 cm di mezzo inerte (Figura 8.8). Quando la piantina è adeguatamente supportata, posizionarla in uno dei fori praticati nelle lastre di polistirene galleggianti sulla superficie dell’acqua. Il fondo della tazza di rete dovrebbe toccare appena il livello dell’acqua.

8.8

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I pesci nell’acquaponica (quarta parte)

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Concludiamo il capitolo dedicato ai pesci (ringrazio ancora Pietro per la  revisione scientifica della mia traduzione) tratto dal manuale “Small-scale aquaponic food production – Integrated fish and plant farming”. Troverete l’intero capitolo riunito alla voce “manuali”.

7.5 Acclimatazione di nuovi pesci

L’introduzione di nuovi pesci nelle vasche di allevamento può essere un processo che genera elevati di stress nei pesci stessi, in particolare a causa del trasporto da un luogo ad un altro in sacchetti o piccoli serbatoi (Figura 7.13).
È importante cercare di eliminare il maggior numero possibile di fattori di stress che possono essere causa di mortalità. Ci sono due fattori principali causa di stress durante l’acclimatazione dei pesci: i cambiamenti di temperatura e quelli di pH tra l’acqua originale la nuova acqua; questi fattori devono essere il più possibile minimizzati.
Il pH dell’acquacultura e dell’acqua di trasporto dovrebbero essere idealmente controllati. Se il valori di pH hanno una differenza tra loro superiore a 0,5 unità il pesce avrà bisogno di almeno 24 ore per adeguarsi.
Mantenete il pesce in un piccolo serbatoio dotato di areazione con la loro acqua originale e aggiungete lentamente l’acqua della nuova vasca nel corso di una giornata. Anche se i valori di pH dei due ambienti sono abbastanza vicini, il pesce ancora ugualmente bisogno di acclimatarsi. Il metodo migliore per farlo è quello di consentire lentamente alla temperatura di equilibrarsi facendo galleggiare i sacchetti di trasporto sigillati contenente il pesce in acqua coltura. Questo dovrebbe essere fatto per almeno 15 minuti, trascorsi i quali l’acqua di trasporto dovrebbe aver raggiunto la stessa temperatura di quella di allevamento consentendo al pesce di acclimatarsi gradualmente.

7.13


7.6 S
alute e la malattie dei pesci
Il modo più importante per mantenere pesci sani in qualsiasi sistema di acquacoltura è quello
monitorare e osservarli tutti i giorni, notando il loro comportamento e l’aspetto fisico.
Normalmente ciò va fatto prima, durante e dopo la somministrazione del mangime. Mantenere una buona qualità dell’acqua, con riferimento a tutti i parametri di cui si è detto in precedenza, rende il pesce più resistente a parassiti e malattie, consentendo al sistema immunitario naturale dei pesci di combattere le infezioni. Questa sezione tratta brevemente gli aspetti chiave della salute dei pesci, tra i quali i metodi pratici per individuare il il pesce sano e prevenire le malattie. Questi aspetti chiave sono:
• osservare il comportamento dei pesci e il loro aspetto giornalmente, rilevando eventuali modifiche.
• Comprendere i segni ed i sintomi di stress, malattie e parassiti.
• Mantenere un ambiente privo di stress, con una buona e costante qualità dell’acqua, adatta alla specie.
• Utilizzare densità di allevamento e rapporti di alimentazione consigliati.

 

7.6.1 La Salute dei pesci e il benessere
Il principale indicatore del benessere dei pesci è il loro comportamento. Al fine di mantenere in buona salute il pesce, è importante riconoscere il comportamento del pesce sano nonché i segni stress, malattie e parassiti. Il momento migliore per osservare i pesci è durante la sua alimentazione quotidiana, prima e dopo l’aggiunta del mangime, notando la quantità di alimentazione che viene consumata. Il pesce sano manifesta il seguente comportamento:
• le pinne sono distese e la coda è sono diritta.
• Il nuoto è normale con un comportamento elegante. Assenza di segni di letargia. Anche se i pesci gatto spesso dormono sul fondo fino a quando si svegliano e cominciano alimentazione.
• Forte appetito e assenza di timidezza nei confronti dell’alimentatore.
• Nessun segno lungo il corpo. Nessuno scoloritura, chiazza, striatura o linea.
• Nessuno sfregamento lungo i lati della vasca.
• Assenza di boccheggi in superficie alla ricerca di aria.
• Occhi lucidi e vispi.

 

7.6.2 Stress

Lo stress è stato citato più volte durante questa pubblicazione e questa parte merita una particolare attenzione. Generalmente, lo stress è una risposta fisiologica del pesce quando
vive in condizioni non ottimali. Sovraffollamento, temperatura o pH errati, bassa quantità di DO e alimentazione inadeguata sono tutte le cause di stress (Tabella 7.2). In queste condizioni i corpi dei pesci devono lavorare di più per superare la situazione sfavorevole, con un conseguente sistema immunitario depresso. Con un sistema immunitario depresso, la capacità dei pesci di guarire e di scongiurare le malattie è affievolita. Lo stress può essere effettivamente misurato nel pesce monitorando alcuni ormoni. Lo stress è uno stato generale che da solo non uccide i pesci, tuttavia, se i pesci sono stressati per un periodo prolungato, svilupperanno inevitabilmente malattie da vari batteri, funghi e / o parassiti. Evitare lo stress per quanto possibile e fare attenzione ai diversi fattori che possono essere la sua concausa.

7 tab 7.2

7.6.3 Malattie dei pesci
La malattia è sempre il risultato di uno squilibrio tra i pesci, il patogeno/agente causale e l’ambiente. La debolezza l’animale e causa di una maggiore incidenza del patogeno e in certe condizioni scatena la malattia. Adeguate pratiche di gestione pesce che costituiscano un sistema di sana difesa sono le attività primarie per garantire buona salute dello stock. Pertanto, un adeguato controllo ambientale è altrettanto essenziale sia per evitare lo stress nel pesce sia per la riduzione dell’incidenza dei patogeni. Le malattie sono infatti causate da entrambi i fattori, abiotici e biotici. Nei capitoli precedenti i parametri di qualità l’acqua sono già stati indicati come fattori determinanti per evitare i disturbi metabolici e la mortalità. Anche il controllo delle condizioni climatiche e dei contaminanti può contenere molte infezioni opportunistiche. Le caratteristiche intrinseche dei sistemi di ricircolo rendono gli impianti acquaponici meno esposti all’introduzione di patogeni e a focolai di malattie a causa di un migliore controllo degli ingressi e nella gestione chiave dei parametri ambientali dell’acqua . Nel caso di acqua in ingresso da corpi idrici la semplice adozione di filtrazione a sabbia è in grado di proteggere il sistema acquaponico da qualsiasi possibile parassita o nei confronti dell’introduzione di batteri patogeni. Analogamente, l’eliminazione di lumache e piccoli crostacei, così come impedire l’accesso o la contaminazione da animali e uccelli, può contribuire a compensare i problemi di parassiti e di possibile contaminazione batterica.
I tre principali gruppi di agenti patogeni che causano la malattia pesci sono funghi, batteri
e parassiti. Tutti questi agenti patogeni possono facilmente entrare in un sistema di acquacoltura dall’ambiente, quando si aggiungono nuovi pesci o nuova acqua. La prevenzione è di gran lunga il modo migliore per evitare la malattia nei pesci. L’osservazione quotidiana dei pesci e la sorveglianza permette di intercettare rapidamente la malattia che può essere trattata rapidamente per evitare tutto il pesce si infetti (figura 7.14): pesci malati che mostrano diversi sintomi clinici: (a) branchie danneggiate (b) grave necrosi delle branchie.

7.14Le possibilità di trattamento in un piccolo impianto acquaponico sono limitate, occorre dunque prevenire le malattie per quanto possibile.

Le possibilità di trattamento in un piccolo impianto acquaponico sono limitate, occorre dunque prevenire le malattie per quanto possibile.
Prevenire le malattie
L’elenco che segue illustra alcune azioni chiave per la prevenzione delle malattie e riassume importanti suggerimenti per la coltivazione di pesci in acquaponica:
• Ottenere avannotti sani da un vivaio affidabile e professionale.
• Non aggiungere mai il pesce malato al sistema. Esaminare i nuovi pesci per individuare eventuali segni di malattia.
• È consigliabile, in alcuni casi, una quarantena per i nuovi pesci in una vasca di isolamento per 45 giorni prima di aggiungerli al sistema principale.
• Se possibile e necessario trattare i nuovi pesci con un bagno di sale (descritto sotto) per rimuovere i parassiti o trattare alcune infezioni in fase iniziale.
• Assicurarsi che la fonte di acqua abbia un’origine affidabile e utilizzare un metodo di sterilizzazione se si proviene da un pozzo (qualora sia poco sicuro) o corpi d’acqua superficiali. Rimuovere il cloro dall’acqua se la fonte è un acquedotto comunale.
• Mantenere i parametri chiave della qualità dell’acqua a livelli ottimali in ogni momento.
• Evitare bruschi cambiamenti di pH, ammoniaca, DO e temperatura.
• Garantire un’adeguata filtrazione biologica per evitare l’accumulo di ammoniaca o nitriti.
• Provvedere ad una sufficiente aerazione per mantenere i livelli di DO adeguati.
• Inserire il pesce una dieta equilibrata e nutriente.
• Tenere il mangime per pesci in un luogo asciutto e fresco e buio per evitare che ammuffisca.
• Assicurarsi che le fonti di cibo vivo siano privi di agenti patogeni e senza parassiti. Il cibo che nono provenga da una origine verificabile deve essere pastorizzato o sterilizzato.
• Togliere alimenti non consumati e qualsiasi fonte di inquinamento organico dalla vasca.
• Assicurarsi che la vasca del pesce sia schermata dalla luce solare diretta, ma non sia completamente all’oscurità.
• Impedire l’accesso di uccelli, lumache, anfibi e roditori che possono essere vettori di agenti patogeni o parassiti.
• Non lasciate che animali domestici accedano alla zona di produzione.
• Seguire le procedure igieniche normali come lavarsi le mani e pulire o sterilizzare le attrezzature.
• Non consentire ai visitatori di toccare l’acqua e il pesce senza procedure di igiene adeguate.
• Utilizzare una reta da pesce per ogni vasca dei pesci per impedire la contaminazione incrociata di malattie o parassiti.
• Evitare rumori forti, luci tremolanti o vibrazioni vicino alla vasca dei pesci.

Riconoscere le malattie
Malattie possono verificarsi anche nel caso in cui siano messe in atto tutte le tecniche di prevenzione sopra elencate. È importante rimanere vigili e monitorare e osservare il comportamento di pesce ogni giorno per riconoscere le malattie alla comparsa dei primi sintomi. Di seguito sono elencati alcuni segnali fisici e comportamentali che fingono da indicatori di stati patologici. Per un elenco più dettagliato di sintomi e rimedi più specifici si rimanda all’Appendice 3.
Segni esterni di malattia:
• ulcere sulla superficie del corpo, macchie scolorite, macchie bianche o nere
• pinne sfrangiate
• necrosi di branchie e pinne e degrado
• configurazione corpo anormale, della colonna vertebrale storta, mascelle deformi
• addome e aspetto gonfio
• lesioni somiglianti a cotone sul corpo
• occhi sporgente (exophthalmia)
Segni comportamentali di malattia:
• scarso appetito, cambiamenti nelle abitudini alimentari
• letargia, diversi stili natatori, svogliatezza
• strana posizione in acqua, la testa o la coda verso il basso, difficoltà nel mantenere il galleggiamento
• boccheggiamento in superficie
• sfregamento contro oggetti
Malattie da fattori abiotici
La maggior parte dei decessi in acquaponica non sono causate da agenti patogeni, ma piuttosto da cause abiotiche che sono da porre in relazione con la qualità dell’acqua o la presenza di fattori di tossicità. Tuttavia, tali agenti possono indurre infezioni opportunistiche che possono verificarsi facilmente nel pesce malsano o stressato. L’identificazione di queste cause può anche aiutare l’agricoltore acquaponico a distinguere tra malattie metaboliche patogene e portare all’identificazione delle cause e dei rimedi. L’Appendice 3 contiene un elenco delle malattie generate da fattori abiotici più comuni e dei relativi sintomi.
Malattie generate da fattori biotici
In generale i sistemi acquaponici essendo in condizioni di ricircolo sono meno colpiti, rispetto agli allevamenti in stagno o gabbie, da agenti patogeni. Nella maggior parte dei casi, i patogeni sono in realtà già presenti nel sistema, ma la malattia non si verifica perché il sistema immunitario dei pesci è resistente all’infezione e l’ambiente è sfavorevole perché l’agente patogeno possa prosperare.
Una gestione sana, la prevenzione dello stress e il controllo della qualità delle acque sono quindi necessari per ridurre al minimo qualsiasi incidenza della malattia. Ogni volta che si verifica malattia, è importante isolare o eliminare il pesce infetto dal resto dello stock e attuare strategie per prevenire qualsiasi rischio di trasmissione al resto dell’allevamento. Se viene messa in atto una cura è fondamentale che il pesce sia trattato in una vasca di quarantena, e che tutti i prodotti usati non vengono introdotti nel sistema acquaponico. Ciò al fine di evitare conseguenze imprevedibili per i batteri benefici. L’appendice 3 elenca alcune delle le malattie biotiche più comuni che si verificano in piscicoltura e rimedi normalmente adottati. Maggiori dettagli sono disponibili in letteratura e presso i servizi locali alla pesca.
Trattamento delle malattie
Se una percentuale significativa di pesci stanno mostrando segni di malattia, è probabile che le condizioni ambientali siano causa di stress. In questi casi, verificare i livelli di ammoniaca, nitriti, nitrati, pH e temperatura ed intervenire e rispondere di conseguenza. Se i pesci colpiti sono pochi è importante rimuovere immediatamente pesci infetti per evitare qualsiasi diffusione della malattia ad altri pesci. Una volta rimosso, ispezionare con attenzione il pesce e tentare di determinare la specifica malattia / causa. Utilizzare questa pubblicazione come guida di partenza e quindi fare riferimento alla letteratura specifica in materia (o a Pietro NdR). Tuttavia, può essere necessario avere a disposizione un professionista per effettuare la diagnosi, un veterinario o altro esperto di acquacoltura.
Conoscere la malattia specifica contribuisce a determinare le opzioni di trattamento. Mettete i pesci interessati in una vasca separata, ossia la vasca di quarantena, per ulteriori osservazioni o sopprimete e smaltite il pesce, a seconda dei casi.
Le possibilità di trattamento per le malattie in impianti acquaponici di piccole dimensioni sono limitate. I farmaci commerciali possono essere costosi e / o difficili da procurare. Inoltre i trattamenti antibatterici e antiparassitari hanno effetti negativi sul resto del sistema, compreso il biofiltro e le piante. Se il trattamento è assolutamente necessario, deve essere fatto solo nella vasca di quarantena; sostanze chimiche antibatteriche non dovrebbero mai essere aggiunte in un impianto acquaponico. Un efficace opzione di trattamento nei confronti di alcune delle infezioni batteriche e parassitarie più comuni è il bagno di sale.
Trattamento in bagno di sale
I pesci colpiti da alcuni ectoparassiti, funghi o contaminazioni batteriche alle branchie possono trovare benefici da un trattamento mediante bagno di sale. I pesci infetti possono essere rimossi dalla vasca principale e collocati una vasca contenente acqua salata. Questo bagno di sale è tossico per gli agenti patogeni, ma non fatale per i pesci. La concentrazione di sale nel bagno dovrebbe essere di 1 kg di sale per 100 litri di acqua. I pesci interessati devono essere collocati in questa soluzione salata per 20-30 minuti e poi spostati in una seconda vasca di isolamento contenente 1-2 g di sale per litro di acqua per altri 5-7 giorni.
Nelle infezioni massicce di punto bianco, tutti i pesci possono avere bisogno di essere rimossi dalla vasca acquaponica principale per essere trattati in questo modo per almeno una settimana. Durante questo tempo, i parassiti presenti nell’impianto acquaponico non riuscirnno a trovare il loro host e alla fine moriranno. Un certo riscaldamento dell’acqua nel sistema acquaponico può anche ridurre la durata della vita del parassita e rendere il trattamento del bagno di sale più efficace . Non utilizzare l’acqua salata nel sistema acquaponico perché la concentrazione salina avrebbe un effetto negativo sulla coltivazione delle piante.

7.7 La qualità del prodotto
Nei pesci di allevamento, in particolare quelli di acqua dolce, vi è spesso il rischio che le carni assumano un cattivo sapore. In generale, questa riduzione della qualità della carne è dovuta alla presenza di composti specifici, il più comune dei quali sono geosmina e 2-metilisoborneolo. Questi metaboliti secondari che si accumulano nel tessuto lipidico di pesce, sono prodotti dalle alghe verdi e blu (cianobatteri) o dai batteri del genere Streptomyces, actinomicetes e Myxobacteria. La Geosmina dà un evidente sapore fangoso, mentre il 2-metilisoborneolo conferisce un sentore di muffa che può influenzare fortemente l’accettazione da parte dei consumatori e interferire sulla commerciabilità del prodotto. La perdita di sapore si verifica sia nell’allevamento in stagno che in quelli a ricircolo.
Un rimedio comune per evitare il cattivo sapore delle carni è rappresentato dallo spurgo o affinamento del pesce per 3-5 giorni in acqua pulita prima della vendita o del consumo. I pesci devono essere affamati ed essere tenuti in una vasca separata e ben areata. In un sistema acquaponico, questo processo può essere facilmente integrato nell’ ordinaria gestione come l’acqua utilizzata per il lavaggio che può essere eventualmente utilizzata per riempire il sistema.


7.8 Ricapitolando
• Si raccomanda l’uso di pellet standard per le produzioni acquaponiche perché sono un mangime complesso contenente il giusto equilibrio di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali necessari per il pesce.
• Le proteine sono la componente più importante per la costruzione della massa corporea dei pesci. Nei pesci onnivori come la tilapia e la carpa comune il bisogno di proteine è circa il 32 per cento nella loro dieta, i pesci carnivori hanno bisogno di una frazione proteica superiore.
• Non sovralimentare il pesce e rimuovere gli alimenti non consumati dopo 30 minuti per ridurre i rischi di tossicità dovuti ad ammoniaca o acido solfidrico.
• La qualità dell’acqua deve essere costante. L’ammoniaca e nitriti devono essere prossimi a 0 mg/l a causa della loro tossicità a qualsiasi livello. I nitrati dovrebbero essere inferiori a 400 mg/l. L’ossigeno disciolto (DO) dovrebbe essere almeno 4 mg/litro ma meglio fino a 8mg/litro.
• tilapie, carpe, pesci gatto e sono estremamente adatti per acquaponiche in condizioni tropicali o aride perché crescono rapidamente e possono sopravvivere in acqua di scarsa qualità e a livelli più bassi DO. Le trote crescono bene in acqua fredda, ma necessitano di una migliore qualità dell’acqua.
• la salute dei pesci deve essere monitorata quotidianamente e lo stress dovrebbe essere ridotto al minimo. Cattiva o incostante della qualità delle acque, il sovraffollamento, parassiti e malattie possono essere fonte di stress, che può portare a epidemie.
• anomalie comportamento o cambiamenti nel comportamento possono essere indicatori di stress, cattiva qualità dell’acqua, parassiti o malattie. Prendetevi il tempo per osservare e monitorare il pesce al fine di riconoscere precocemente i sintomi e offrire un trattamento.

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Cambio di stagione nel laghetto del Presidente

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36 tavolo ridRepentino innalzamento della temperatura negli ultimi due giorni, meglio togliere le trote prima che patiscano per l’acqua troppo calda!

Ne ho catturate 36, tutte fario bellissime, tra i 30 e i 40 centimetri!

Con l’aiuto di Pietro e l’assistenza di un elettrostorditore abbiamo salvato i black bass e li abbiamo temporaneamente messi  in una vasca per poi rimetterli nel laghetto perchè non patiscono il caldo.pesca di frodo

Un’autentica faticaccia, peccato che le trote non tengano l’innalzamento della temperatura estiva perchè sono un pesce meraviglioso e sono buonissime!

Con ogni probabilità qualcuna ci è scappata, faremo la prova per vedere se riesce a passare l’estate.

36 rid

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Gestione e soluzione dei problemi (terza parte)

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8.3.4 Raccolta
In 1-2 mesi, verdure a foglia verde dovrebbero essere pronte per il raccolto. Dopo tre mesi, il sistema dovrebbe anche avere
una base di  nutriente sufficiente per iniziare a piantare le verdure da frutto. Nei seguenti punti sono riportate le linee guida generali per la coltivazione delle piante dopo il periodo di “rodaggio” iniziale di tre mesi.


S
emina e raccolta sfalsata
Come illustrato nel Capitolo 6, è necessario sfalsare l’impianto nel tempo al fine di evitare che la raccolta di tutte le verdure in una volta sola. Se ciò dovesse accadere, i livelli di nutrienti diminuirebbero appena prima del raccolto, ciò potrebbe creare problemi nutrizionali per le piante e avrebbero un picco dopo la raccolta, creando effetti negativi per il pesce. Inoltre, sfalsare le attività nell’impianto consente
il trapianto di verdure e la raccolta continua e assicura costante l’assorbimento dei nutrienti e filtraggio dell’acqua.

Tecniche di raccolta
Quando si effettua la raccolta delle piante mature nei letti di medium (ad esempio la lattuga), assicurarsi che
venga rimossa l’intera radice. Inoltre, scuotere la radice in modo che l’argilla che è intrappolata possa ritonare nell’impianto, nei sitemi NFT e nei tubi o canali DWC assicurarsi che l’intero apparato radicale venga rimosso (Figura 8.9). 8.9

Mettere le radici delle piante scartate in un bidone del compost per riciclare i rifiuti dell’impianto. Lasciare pezzetti radici e foglie nel sistema può essere fonte di malattie.


8.3.5 Gestione delle piante in un sistema maturo

Stabilizzazione del
pH

E’ fondamentale per la buona crescita delle piante per mantenere il pH compreso tra 6 e 7, così piante possono avere accesso a tutti i nutrienti disponibili nell’acqua. Aggiungere piccole quantità sostanza basica o ogni volta che il si avvicina al pH 6,0. Tecniche per mantenere livelli di pH ottimali sono descritte nella sezione 3.6.
Aggiungere acqua piovana o correggere con acido l’acqua acqua è particolarmente alcalina solo se il
livello di durezza  nel sistema acquaponico è troppo alta per i batteri nitrificanti, abbassando il pH a livelli ottimali. Acidificate dell’acqua esternamente al sistema, e versare l’acqua nel sistema dopo aver controllato il pH.

Fertilizzanti organici
Se si verificano carenze, è necessario aggiungere sostanze nutrienti esterne. Un fertilizzante liquido organico può essere utilizzato sia come alimentazione fogliare diluito  o versato direttamente nella zona delle radici. Il capitolo 9 tratterà di metodi per la produzione di fertilizzanti semplici fatti in casa che sono sicuri in acquaponica. Sono raccomandati tè di compost e tè di alghe. Le carenze sono state trattate nella sezione 6.2.3. Spesso si verificano quando ci sono troppe piante per il numero dei pesci o quando l’alimentazione è ridotta durante i mesi invernali. Prima di aggiungere fertilizzanti controllare il pH per assicurarsi che non vi è nessun blocco dei nutrienti.

Parassiti e malattie
Mettete in atto tutte le tecniche per prevenire le malattie  prevenire trattate nella sezione 6.5. Se i parassiti restano un problema, iniziare la lotta utilizzando le tecniche di rimozione meccanica. Utilizzare solo rimedi che siano sicuri per l’ambiente acquaponico, come ad esempio: estratti di piante o repellenti, insetticidi biologici (Bacillus thuringiensis e Beauveria bassiana), saponi morbidi, cenere, oli vegetali o estratti di oli essenziali, trappole cromatiche / attrattive. In ogni caso, evitare che gli spruzzi di prodotti raggiungano l’acqua.

Rispetto della stagionalità delle colture
In una certa misura, il metodo di produzione alimentare acquaponico offre la possibilità di  estendere le coltivazioni lungo le stagioni, in particolare se l’impianto è alloggiato all’interno di una serra. Tuttavia, è fortemente raccomandato di seguire nelle colture la stagione locale. Le piante crescono meglionelle condizioni ambientali a cui sono adattate.


8.3.6 Piante – Sommario

  • Coltivate piante con basse esigenze nutrizionali per i primi mesi, vale a dire la lattuga e fagioli / piselli.
  • Piante con elevate esigenze nutrizionali possono essere piantati dopo i primi 3-6 mesi.- Impiegate piante adatte alla coltivazione acquaponica secondo la stagione.
  • Organizzare un vivaio per garantire un numero sufficiente di piantine sane.
  • Trapiantare nel sistema piantine piantine forti, che abbiano una radice ben sviluppata.
  • Rimuovere delicatamente il substrato in eccesso dalle radici prima di piantarle nel sistema.
  • Lasciare una distanza sufficiente tra le piante in base alla loro dimensione a maturità.
  • Pianificare una raccolta sfalsata.
  • Utilizzare fertilizzanti organici se si verificano carenze.
  • Mantenere la qualità dell’acqua adeguata, in particolare di un pH di 6-7.

8.4 pratiche di gestione dei pesci
L’aggiunta del pesce in un nuovo impianto di coltura acquaponica è un evento importante. Per effettuare l’immissione è meglio aspettare fino a quando il processo di ciclaggio iniziale sia del tutto completato e il biofiltro sia pienamente funzionante. Idealmente l’ammoniaca e i nitriti dovrebbero essere a zero e nitrati stanno cominciando a salire. Questo è il momento più sicuro di aggiungere il pesce. Se si decide di aggiungere pesce prima che sia completato il ciclaggio è opportuno incominciare con una quantità ridotta di pesci. Questa operazione sarà molto stressante per il pesce e potrano essere nescessari svariati cambi d’acqua. Il ciclaggio con i pesci può effettivamente richiedere più tempo di quello senza il pesce.

Ciclaggio.
Il pesce deve essere adeguatamente acclimatato alla nuova acqua. Assicurarsi che non vi sia un divario troppo elevato di temperatura e pH rispetto all’acqua di provenienza e acclimatate
sempre il pesce lentamente (come descritto nella Sezione 7.5). Al momento dell’acquisto degli avannotti da un vivaio, assicurarsi che i pesci siano sani e controllateli attentamente per riscontrare eventuali segni di malattia.

8.4.1  Alimentazione e crescita dei pesci
Il metodo di calcolo del mangime per pescicioè l’individuazione dell’esatto FCR che descrive con quale efficienza un animale trasforma il suo cibo in crescita corporea ha bisogno di ulteriore approfondimenti.
Utilizzando lo stesso esempio dalla sezione 8.1.1, la biomassa di riferimento per una vasca da 1000 litro è di 10-20 kg. Nel periodo del raccolto questo corrisponderebbe ad una quarantina di tilapie. Tuttavia durante i primi 2-3 mesi, i pesci sono piccoli e non mangiano tanto quanto è stato calcolato nell’esempio (200 g di mangime al giorno) dunque non a sufficienza per la fornitura di sostanze nutritive per tutti iletti di coltivazione. Più in particolare, avannotti che pesano circa 50 grammipossono mangiare giornalmente circa il 3 per cento del il loro peso corporeo al giorno. Pertanto, una dotazione iniziale di 40 avannotti peserebbe  2000 g tutti insieme insieme mangerebbero circa 60 g di mangime al giorno.
Una bassa densità iniziale è una pratica corretta per i sistemi acquaponici “immaturi” perché dà al biofiltro ulteriore tempo per svilupparsi consnte più il tempo alle piante per crescere e filtrare più nitrati. La raccomandazione è di stimare l’alimentazione basata sul peso corporeo, ma di monitorare attentamente comportamento alimentare e regolare la razione di conseguenza giacché quando i pesci crescono iniziano a mangiare di più. Inoltre, ove possibile, si raccomanda di fornire una dieta relativamente più ricca di proteine per gli avannotti.
Dopo 2-3 mesi di alimentazione a questo ritmo, i 40 pesci (tilapie nell’esempio NdR) sarannoo cresciuti fino a 80-100 grammi ciascuno e peseranno un totale di 3 200-4 000 g. A questo punto dovrebbero essere in grado di mangiare 80-100 g di mangime al giorno, che è ancora solo la metà quanto calcolato nell’esempio precedente. Continuare ad alimentare i pesci fino a quando richiedono cibo ma aumentate la razione lentamente per evitare che il cibo vada sprecato. Nel giro di pochi mesi, questi stessi pesci avranno raggiunto un peso 500 g, con una biomassa totale di 20.000 grammi e mangeranno 200 g di mangimi per pesci al giorno. Per tilapia allevate in un’acqua di buona qualità a 25 ° C, ci vogliono 6-8 mesi per crescere dalla dimensione di immissione di 50 g di una dimensione raccolta di 500 g.
Assicurarsi di suddividere l’alimentazione in
razioni alla mattina e al pomeriggio . Inoltre il novellame beneficia anche di un’alimentazione supplementare ogni tanto. Dividere la razione corretto per il pesce e lo è ancor di più per le piante perchè beneficiano di  una distribuzione uniforme di nutrienti nell’arco di tutta la giornata. Distribuire il mangime sull’intera superficie dell’acqua così tutti i pesci possono mangiare senza ferirsi l’un l’altro o colpire il bordo della vasca. Evitare di spaventare i pesci durante l’alimentazione astenendosi dal compiere movimenti improvvisi. Stare fermi e osservare i pesci. Rimuovere sempre qualsiasi cibo non consumato dopo 30 minuti, e regolare la successiva razione alimentare di conseguenza. Se non c’è cibo avanzato dopo 30 minuti, aumentare la
razione se avanza diminuire la razione.
Un indicatore importante di pesce sano è un buon appetito, quindi è importante osservare
il comportamento alimentare generale. Se l’appetito diminuisce o l’alimentazione si ferma del tutto, questo è in generale segno che qualcosa non va nell’impianto (con ogni probabilità legato alla scarsa qualità dell’acqua). Inoltre, l’appetito dei pesci è direttamente correlato alla temperatura dell’acqua, in particolare per i pesci tropicali come la tilapia, quindi ricordatevi di regolare il cibo  o addirittura smettere di alimentare i pesci durante freddi mesi invernali.


8.4.2 Raccolta e stoccaggio sfalsati
Una costante biomassa di pesci nelle vasche assicura un rifornimento costante di sostanze nutritive per le piante. Questo assicura che i pesci mangiano la quantità di mangime calcolato secondo il rapporto FCR. L’esempio precedente mostra come la razione alimentare dipende dalle dimensioni del pesce e gli avannotti non sono in grado di mangiare abbastanza mangime per alimentare l’intera area in crescita con nutrienti adeguati. Per ottenere una biomassa costante nelle vasche dei pesci,
dovrebbe essere adottato un metodo di stoccaggio sfalsato. Questa tecnica comporta il mantenimento di tre classi, o coorti, di pesci all’interno dello stesso sistema. Circa ogni tre mesi, ipesci adulti (500 g ciascuno) vengono raccolti ed immediatamente immessi nuovi avannotti (50 g ciascuno). Questo metodo evita di raccogliere tutti i pesci in una volta e conserva biomassa coerente con le nessità di nutrimento delle piante.
La t
abella 8.2 illustra i tassi di crescita potenziale della tilapia in una vasca più per oltre un anno con il metodo dello stoccaggio sfalsato. L’aspetto importante di questa tabella è che il totale peso del pesce varia tra 10-25 kg, con una biomassa media di 17 kg. Questa tabella è una guida di base che descrive le condizioni ottimali per l’allevamento dei pesci. In realtà alcuni fattori come la temperatura dell’acqua e gli ambienti stressanti per i pesci potrenno distorcere le cifre qui presentate.

8 tab 2

Note:
Avannotti di tilapia (1,5 kg = 50 g / pesce × 30 pesci) sono immessi ogni tre mesi. Ogni pesce che raggiunge la misura di raccolta (15 kg = 500 g / pesce × 30 pesci) in sei mesi. L’asterisco indica raccolto. Questa tabella serve solamente come guida teorica per illustrare la raccolta sfalsata e stoccaggio in condizioni ideali

Se non è possibile avere avannotti regolarmente, un sistema acquaponico può essere ancora gestito stoccando un maggior numero di novellame e raccogliendolo progressivamente durante la stagione di mantenere una biomassa stabile per alimentare le piante le piante.  La tabella 8.3 mostra il caso di un sistema rifornito ogni sei mesi con avannotti di tilapia da 50 g. In questo caso, il primo raccolto inizia dal terzo mese in poi. Varie combinazioni

8 tab 3

Note:
Avannotti di tilapia sono immessi ogni sei mesi. Raccolta sfalsata a partire dal terzo mese per mantenere il pesce totale al di sotto della
biomassa massima di allevamento di 20 kg / m3. La tabella mostra il peso teorico di ogni lotto di pesce raccolto nel corso dell’anno se i pesci sono allevati in condizioni ideali.

Qualsiasi indicatore usiate per controllare lo stoccaggio del pesce il numero di pesce e il peso, ecc… ricordate che la biomassa del pesce deve restare sotto del limite massimo di 20 kg / m3. Se il sesso dei pesci è mescolato, la raccolta deve in primo luogo essere fatta nei confronti delle femmine per evitare l’allevamento quando raggiungono la maturità sessuale, dunque dall’età di cinque mesi. Allevamento in condizioni di eccitazione sessuale danneggia tutta la coorte. Nel caso di allevamento di entrambi i sessi di tilapia, il pesce può essere inizialmente stoccato in una gabbia e maschi può quindi essere lasciato libero nel serbatoio dopo la determinazione del sesso.
Ricordate che gli adulti tilapia, pesce gatto e trota predano i loro fratelli più piccoli se sono tenuti insieme in una vasca. Una tecnica per mantenere tutti questi pesci in modo sicuro nella stessa vasca è quella di isolare i più piccoli in un gabbia mobile galleggiante che può essere costruito come un cubo con tubo in PVC usata come cornice e ricoperta con rete di plastica. È importante garantire che i pesci grandi non possono entrare nella gabbia galleggiante dalla parte superiore,  assicurarsi dunque che i lati si estendono almeno 15 cm sopra il livello dell’acqua. Questa precauzione dovrebbe essere assunta vuno a quando le dimensioni dei pesci sonoo vulnerabili. Appenai  pesci crescono abbastanza grande da non essere in pericolo, possono essere spostati nella zona aperta della vasca. Con questo metodo, è possibile avere fino a tre diversi dimensioni di pesci in una vasca, quindi è importante che la dimensione pellet di mangime possa essere mangiato dai pesci di tutte le dimensioni. I pesci trattenuti in gabbia hanno anche il vantaggio di essere strettamente monitorati per determinare il FCR misurando l’incremento di peso e il peso del mangime in un determinato periodo. NdR: Comodissimo per tener separatii piccoli pesci può essere questa tete Ikea a prezzo contenuto.


8.4.3 Pesci – riepilogo
• Aggiungere i pesci solo dopo che il processo di ciclaggio dell’acqua senza pesce è completo, se del caso.
• Alimentare il pesce con il pellet che riesce a mangiare nell’arco di 30 minuti, due volte al giorno. Rimuovere sempre alimenti non consumati dopo 30 minuti regolando la quantità di cibo da somministrare. Bilanciare la quantità di alimentazione ina rapportoal FCR  ed evitate evitare sovra o sottoalimentazione del pesce.
• l’appetito dei pesci è direttamente correlato alla temperatura dell’acqua, in particolare per i pesci d’acqua calda come la tilapia, quindi ricordatevi di regolare alimentazione durante freddi mesi invernali.
• Un avannotto di tilapia (50 g) raggiungerà dimensioni del raccolto (500 g) in 6-8 settimane in
condizioni ideale La tecnica dello stoccaggio sfalsato è una tecnica che prevede l’immissione di nuovi avannotti ogni volta dei pesci adulti sono raccolti. Questa tecnica offre la possibilità di mantenere relativamente costante la biomassa, il tasso di alimentazione e la  concentrazione di nutrienti disponibile per le piante.

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Gestione e soluzione dei problemi (quarta parte)

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8.5 PRATICHE GESTIONALI DI ROUTINE

Qui di seguito elenchiamo le attività quotidiane, settimanali e mensili da eseguire per garantire che il sistema acquaponico sia sempre prefettamente funzionante. Le attività descritte devo essere trasformate in liste di controllo (check list) sulla base delle quali tenere delle registrazioni. In questo modo anche qualora si avvicendassero all’impianto più opertori ciascuno saprebbe sempre cosa fare.

8.5.1 Attività quotidiane
• Verificare che le pompe dell’acqua e dell’aria stiano lavorando bene ed eliminare eventuali ostruzioni
• Verificare il flusso dell’acqua.
• Controllare il livello dell’acqua e aggiungere acqua per compensare l’evaporazione, se necessario.
• Controllare l’eventuale presenza di perdite.
• Controllare la temperatura dell’acqua.
• Alimentare il pesce (2-3 volte al giorno, se possibile), rimuovere alimenti non consumati e regolare la quantità di alimentazione.
• Ad ogni alimentazione verificare il comportamento e l’aspetto del pesce.
• Controllare le piante per verificare la presenza di eventuali parassiti. Gestire i parassiti, se necessario.
• Rimuovere eventuali pesci morti. Rimuovere eventuali risidui di piante, rametti e radici.
• Rimuovere i solidi dal filtro chiarificatore e risciacquare eventuali filtri.

8.5.2 Attività settimanali
• Eseguire test di qualità delle acque per il pH, l’ammoniaca, nitriti e nitrati.
• Regolare il pH, se necessario.
• Controllare le piante in cerca di segnali di eventuali carenze. Aggiungere fertilizzante organico, se necessario.
• Eliminare gli scarti di pesce dal fondo delle vasche del pesce e nel biofiltro.
• Piantare e raccogliere le verdure, secondo le necessità.
• Raccogliere il pesce, se necessario.
• Verificare che le radici delle piante non siano d’osctacolo al flusso dell’acqua nei tubi.

8.5.3 attività mensili
• Aggiungere nuovi pesci nelle vasche, se necessario.
• Pulire il biofiltro, il filtro separatore e tutti i filtri.
• Pulire il fondo della vasca dei pesci con reti da pesca.
• Pesare un campione di pesce e di controllare accuratamente per qualsiasi malattia.

8.6 Sicurezza sul lavoro
La sicurezza è importante sia per l’operatore sia per lo stesso sistema. L’aspetto più pericoloso di un sistema acquaponico è la vicinanza di energia elettrica e acqua, è necessario dunque prendere le corrette precauzioni. Anche l
a sicurezza alimentare è importante, assicurarsi che eventuali agenti patogeni non contamino il cibo umano. Infine, è importante prendere precauzioni per evitare che siano gli esseri umani a introdurre elementi patogeni nel sistema.

8.6.1 Sicurezza elettrica
Utilizzare sempre un dispositivo salvavita. Questo è un tipo di interruttore che interrompe l’alimentazione al sistema se elettricità viene in contatto con l’acqua. L’opzione migliore è quella di fare installare da  un elettricista un salvavita sul contatore elettrico principale. In alternativa, sono disponibili interrutori salvavita
nei negozi specializzati (il cui funzionamento è simile a quelli che si trovano negli asciugacapelli) da posizionare sulle linee.   Proteggere cavi, prese e  spine dagli agenti metereologici, soprattutto la pioggia, spruzzi d’acqua e umidità. A tal fine ci sono scatole di collegamento per uso esterno.  Controllare spesso per fili a vista, cavi sfilacciati o componenti difettosi e sostituire di conseguenza. Utilizzare “salvagoccia”, dove necessario per evitare che l’acqua che scenda lungo  un filo fino alla giunzione.

Sicurezza alimentare 8.6.2
D
ovrebbero essere adottate corrette pratiche agricole per ridurre, per quanto possibile, qualsiasi pericolo di
malattie di origine alimentare, molte di queste pratiche standard si possono applicare anche nei sistemi acquaponici. La prima di queste pratiche e la più importante è semplice: tenere sempre pulito. La maggior parte delle malattie che colpiscono gli esseri umani vengono stati introdotte nel sistema dagli stessi lavoratori. Utilizzare le corrette tecniche di lavaggio delle mani. Quando effettuate la raccolta, non lasciare che il prodotto tocchi l’acqua non lasciare le mani bagnate o guanti bagnati a contatto con i prodotti. Lavare sempre i prodotti dopo la raccolta e di nuovo prima del consumo.
In secondo luogo, impedire al terreno e alle feci di entrare nel sistema. Non posizionare non mettere a  terra gli strumenti di raccolta. Impedire a parassiti, come i ratti, di entrare nel sistema e tenere gli animali domestici e bestiame lontano dalla zona. Gli animali a sangue caldo, spesso portano malattie che possono essere trasferite agli esseri umani. Evitare che gli uccelli contaminino il sistema utilizzando reti e sistemi deterrenti. Se si utilizza acqua piovana fare in modo che gli uccelli non siano appollaiati sulla zona di raccolta. Preferibilmente non maneggiare il pesce le piante o le superfici con le mani nude, invece utilizzare guanti monouso.

8.6.3 Sicurezza generale
Spesso gli impianti acquaponici, le fattorie e giardini in genere, hanno altri rischi generali che possono essere evitati con semplici precauzioni. Evitare di lasciare che i cavi di alimentazione, le linee d’aria o i tubi intralicino le passerelle, in quanto possono rappresentare un pericolo per gli spostamenti. Acqua e media sono pesanti, utilizzare tecniche appropriate di sollevamento. Indossare guanti protettivi quando si lavora con il pesce per evitare le spine. Trattare eventuali graffi e tagli subito con pronto soccorso in dotazione: lavaggio, disinfezione e bendaggio della ferita. Consultare un medico, se necessario. Non lasciate che sangue o fluidi corporei entrino nel sistema e non lavorate  con ferite aperte. Quando si costruisce il sistema, utilizzate con attenzione seghe, trapani e altri attrezzi.
Mantenere acidi e soluzioni basiche in aree di stoccaggio sicuree prestate attenzione durante la manipolazione di queste sostanze chimiche. Tenere sempre tutte le sostanze chimiche e gli oggetti pericolosi correttamente conservati e lontano dai bambini.

8.6.4 Sicurezza – sintesi
• Utilizzare salvavita sui componenti elettrici per evitare scosse.
• Proteggere i collegamenti elettrici da pioggia, schizzi e umidità utilizzando la corretta attrezzatura.
• Adottare adeguate pratiche agricole per evitare la contaminazione dei prodotti. Tenere sempre gli strumenti di raccolta puliti, lavare spesso le mani e indossare guanti. Non lasciate che feci animali contaminino il sistema.
• Non contaminare il sistema utilizzando mani nude nell’acqua.
• Evitare rischi di negli spostamenti, mantenendo i luoghi di lavoro sempre sgombri.
• Indossare guanti durante la manipolazione di pesce.
• Lavare e disinfettare immediatamente le ferite. Non lavorare con ferite aperte. Non
lasciare che il sangue entri nel sistema.
• Fare attenzione con utensili elettrici, sostanze chimiche pericolose e indossare indumenti protettivi.

8.7 Risoluzione dei problemi
Nella Tabella allegata sono elencati i problemi più comuni durante l’esercizio di un impianto acquaponico. Se qualcosa sembra fuori dal comune, immediatamente controllare che la pompa dell’acqua e dell’aria. Bassi livelli di ossigeno disciolto dovuti a perdite accidentali, sono la prima minaccia in un sistema acquaponico. Finché l’acqua scorre, il sistema non è in una fase di emergenza e il problema può essere affrontato in modo sistematico e con calma. Il primo passo è sempre quello di condurre un’analisi completa della qualità delle acque. Capire la qualità dell’acqua fornisce un feedback essenziale per determinare come risolvere qualsiasi problema.

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8.8 Ricapitolando
I dieci aspetti più importanti della gestione di un sistema acquaponico sono:
• osservare e monitorare il sistema di tutti i giorni.
• Garantire un’adeguata aerazione e la circolazione d’acqua con pompe per l’acqua e l’aria
pompe.
• Mantenere una buona qualità dell’acqua: pH 6-7; DO> 5 mg / litro; TAN <1 mg / litro; Nitriti NO2-
<1 mg / litro; Nitrati N03  5-150 mg / litro; Temperatura di 18-30 ° C.
• Scegliere i pesci e le piante in base al clima stagionale.
Evitare il sovraffollamento delle vasche dei pesci (<20 kg / 1 000 litri).
Evitare di sovralimentazione e rimuovere eventuali resti di cibo dopo 30 minuti.
rimuovere i rifiuti solidi e mantenere le vasche pulite e ombreggiate.
• Bilanciare il numero di piante, pesci e le dimensioni del biofiltro.
• Coordinare raccolta,  ripopolamento / reimpianto per mantenere l’equilibrio.
• Non lasciare che gli agenti patogeni entrino nel sistema a causa di persone o animali e non contaminare i prodotti con acqua sistema lasciando bagnare le foglie.

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Dal blog del nostro Presidente …

Mercatino dell’usato

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intermediate_bulk_containers

NOTA: l’immagine non si riferisce a un bene specifico ma serve solo alla su rappresentazione

L’amico Elio ha cambiato la disposizione del suo impianto acquaponico e cede, a prezzo simbolico, il seguente materiale che gli è avanzato:

  • 2 IBC container (cisternette)
  • livellostati a pera
  • valvole in PVC 3/4″ e 1″
  • raccordi plasson 3/4″ e 1″ di vari tipi
  • tubi vari
  • pompa 2500 lt/h

Le attrezzature si trovano in comune di Galliate, in provincia di Novara. Chi fosse interessato può contattarlo direttamente a questo indirizzo di posta elettronica: elio123@teletu.it

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Contro l’insalata!

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Questo articolo del “Post” si scaglia contro l’insalata! Poco o nulla nutriente, molto dispendioso trasportarla e mantenerla fresca, è un “alibi” per nascondere un concentrato di nutrienti, ecc …

A mano a mano che andavo avanti a leggerlo chi ho trovato una vera e proprie lode dell’insalata acquaponica!

Riempie la pancia ma non ingozza di calorie (a condizione di non esagerare con i condimenti) la si può coltivare dietro casa, o in qualche luogo esaurito dalla deindustrializzazione che ha trasformato le periferie delle metropoli in abbandono in luoghi spettrali, l’insalata acquaponica dunque non consuma territorio ma recupera spazi per il riuso agricolo, non serve un ristoratore per prepararla, basta un po’ di sale, aceto, olio extravergine d’oliva, yogurt a chi va e il condimento leggero è pronto. Se poi volete strafare al posto del tonno in scatola dei bei filettini freddi di trota, acquaponica ovviamente, cotta al vapore.

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Ha aperto il primo ristorante acquaponico di Francia

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Ha aperto a Montargis, nel dipartimento di Loiret il primo ristorante acquaponico di Francia, facciamo i nostri migliori auguri al proprietario Pierre Harlaut, grande appassionato e divulgatore di acquaponica. Potete vedere il suo splendido terrazzo con le colture degli orataggi e le vasche dei pesci a creare l’ambiente.

L’immagine che se ne ricava è di un luogo molto bello e rilassante, ci siamo anche presi anche la briga di di dare un’occhiata anche alle recensioni su Tripadvisor, quasi tutte tra molto buono ed eccellente. Spicca fra le tante quella di una famiglia di italiani che si è recata in un ristorante acquaponico legato alla cucina del territorio per cercare la pizza! Inutile dire che non sono rimasti soddisfatti, meno male!

Un vecchio post del blog di “Akuaduulza” aveva scovato una altro ristorante acquaponico in Sud Africa, a Città del Capo così come avvistato un caffè acquaponico ad Harrisville presso Brisbane nello Stato australiano del Queensland ma questa è una notizia ancora più buona perchè riguarda la nostra vecchia cara Europa.

Se andate da quelle parti l’invito è quello di provare, se invece state a casa mandate un augurio a Pierre e al suo ristorante che fa parte di una catena che ha la mission di valorizzare la cucina locale, legata al territorio, con prodotti di qualità: http://www.ohterroir-montargis.com/

 

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Piccoli agricoltori per professione …

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A volte capita che chiedano ad “Akuadulza” consigli per impiantare un’acquaponica commerciale … noi consigli non ne diamo, non ne abbiamo titolo, sono troppe le variabili in gioco da governare! Comunque, che coltiviate in acquaponica o in terra, sappiate che ci vuole molta passione e a volte questa non basta. Leggete questo post di Jaclyn Moyer che produce verdura nella California del Nord pubblicato sul blog di “Ciboprossimo”

Jaclyn Moyer scrive e produce verdura nella California del Nord. Questa mattina ho ascoltato alla radio una storia sul numero crescente di giovani che scelgono di diventare agricoltori. Sembravano un po’ come me – tra i 25 e i 35 anni, impegnati in pratiche biologiche, laureati, provenienti da famiglie del ceto medio e non dall’ambiente agricolo. Alcuni allevavano animali o curavano frutteti, altri, […]

via Quello che nessuno mi aveva detto delle piccole aziende agricole: non si guadagna da vivere. — Ciboprossimo

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AZOTO OCEANICO

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Come ogni bravo appassionato dovrebbe sapere la coltivazione acquaponica si fonda sul “ciclo dell’azoto” è attraverso la sua scomposizione che l’ammonica viene riciclata e resa disponibile per favorire la crescita delle piante, nel nostro caso le verdure.

Quello che è più difficile da immaginare che siano ancora un volta i pesci, nel caso specifico il salmoni, a rendere così rigogliose le foreste del Nord America. Diversamente dai nosri orti domestici, in questo caso l’interazione dei pesci non avviene con il “contadino acquaponico” ma con gli orsi!

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Durante la stagione della riproduzione infatti gli orsi si cibano, verrebbe da dire s’ingozzano, di salmoni in risalita verso le zone di deposizione. Non solo, l’orso giocherellone con i salmoni ci “gioca” catturandoli per mordicchiare le parti più grasse e saporite e disperdendo il resto delle carcasse nell’ambiente. A questo punto molti altri animali usano le proteine e il grasso dei pesci abbandonati. Mosche, scarabei, lumache e altri invertebrati colonizzano le carcasse, depositandovi le uova. Gabbiani,  corvi, cornacchie e altre specie di uccelli e di mammiferi si cibano dei resti.

Gli insetti che colonizzano le carcasse sono divorati a loro volta da vespe, uccelli e altri animali insettivori, tra cui piccoli mammiferi come topolini di campagna e altri roditori. A lungo termine, l’alimentazione di questi animali, insieme alla filtrazione da parte della pioggia e all’attività microbica, decompone le carcasse, rendendo disponibile l’azoto, il fosforo e altri nutrienti alla vegetazione rivierasca. In alcuni casi, fino al 70 per cento dell’azoto presente nel fogliame dei cespugli e degli alberi lungo le rive dei torrenti proviene dai salmoni.

Per approfondire l’argomento suggeriamo questo articolo apparso su “le scienze” nell’ottobre del 2006

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ARGOMENTI COLLEGATI ALL’ACQUAPONICA (prima parte)

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Credevamo di aver finito di tradurre il manuale dalla FAO “Small-scale aquaponic food production – Integrated fish and plant farming”, invece mancava ancora l’ultimo capitolo che tratta di temi in stretta connessione con l’acquaponica. Seguiranno, con calma, tutte le 8 appendici, che tratteranno: le 12 orticole più coltivate, il controllo delle malattie delle piante e dei pesci, il dimensionamento del biofiltro, l’autoproduzione di pellet, alcune riflessioni chiave prima di costruire un impianto acquaponico, un’analisi costi-benefici rapportata a piccoli impianti e una guida passo passo alla costruzione di un nuovo sistema. Non vi rimane che continuare a seguirci con pazienza …

Questo ultimo capitolo discute argomenti minori, ma importanti, per quanto riguarda la gestione di impianti acquaponici su piccola scala. La coltura acquaponica richiede diversi fattori di produzione essenziali, tra i quali: pellets per l’alimentazione, energia elettrica, semi / piantine, avannotti, fertilizzanti supplementari e acqua. Tutti questi fattori della produzione possono essere acquistati, ma molti di esse possono essere autoprodotti utilizzando pratiche sostenibili.
Questi metodi possono ridurre i costi unitari di gestione annui e contribuire a qualificare la produzione come ecocompatibile.
Evitare che l’acqua si esca dal sitema acquaponico: tubi rotti o raccordi male assemblati possono causare perdite d’acqua fino all’esaurimento portando alla completa perdita del pesce e al blocco dell’intero processo. Diverse tecniche di sicurezza e ridondanze sono trattate, per fare in modo che il livello e la qualità dell’acqua non scendano mai sotto alcuni parametri. Infine, si affronterà una breve discussione su come l’acquaponica si inserisca tra gli altri tipi di agricoltura e come può essere ulteriormente integrata.

9.1 Alternative locali sostenibili per i fattori di produzione necessari ad un sistema acquaponico
9.1.1 fertilizzanti organici vegetali
Nel c
apitolo 6 si è trattato di come anche i sistemi acquaponici equilibrati possano occasionalmente avere delle
carenze di nutrienti. Sebbene i pellet di cibo per i pesci siano un alimento equilibrato per gli animali, non necessariamente hanno la giusta quantità di nutrienti per le piante. In generale, i pellets per i pesci hanno basso contenuto di ferro, calcio e potassio. Carenze delle piante si possono anche manifestare in condizioni di crescita ottimale, come in caso di freddo dovuto a condizioni meteo avverse oppure nei mesi invernali. Così, possono essere necessari apporti integrativi di fertilizzanti, in particolare quando nella coltivazione di ortaggi da frutto o quelli con elevate esigenze nutrizionali. I fertilizzanti sintetici sono spesso inadatti ai sistemi acquaponici e possono sconvolgere l’equilibrio dell’ecosistema; è invece possibile ricorrere al tè di compost  per un supplemento di nutrienti alle piante.

Il processo di compostaggio generale
Il compost è un fertilizzante ricco che è derivato dal decadimento della materia organica, in gran parte scarti di cibo. Il compost è estremamente utile per giardinaggio tradizionale per rifornire il suolo di materiale organico, mantenendo l’umidità e fornendo nutrienti. Inoltre, il compost può essere utilizzato per creare un concime liquido, chiamato tè di compost, che può essere aggiunto all’acqua dei sistemi acquaponici per aumentare l’apporto di nutrienti. Il compost può essere ricavato da rifiuti alimentari domestici in modo conveniente e di alta qualità. Fondamentalmente, i rifiuti alimentari vengono raccolti in un contenitore, di seguito denominato “compostiera”. All’interno della compostiera i batteri aerobici, funghi e altri organismi rompono la materia organica  in semplici sostanze nutritive adatte al consumo da parte delle piante. La sostanza finale che viene prodotta è chiamata humus ed è composta da circa il 65 per cento di materia organica, è privo di agenti patogeni ed è pieno di sostanze nutritive. Tutto il processo dai rifiuti alimentari alla trasformazione in humus può richiedere fino a sei mesi a seconda del
temperatura all’interno della compostiera e della qualità dell’aerazione.
U
na compostiera è generalmente un
contenitore da 200-300 litri, di forma cilindrica con un coperchio e molte prese d’aria (Figura 9.1). Sono di solito di colore scuro per trattenere il calore che accelera il processo di decomposizione. Sono disponibili in commercio molti tipi di compostiere e sono anche molto facili da costruire con materiali riciclati. 9.1

Quando si effettua il compostaggio, è importante gestire i materiali che si introducono. È meglio per mantenere un buon rapporto di materiale organico umido e secco stratificandolo  in quantità idonea a raggiungere un contenuto di umidità di circa il 60-70 per cento. Poiché nelle prime 2-3 settimane si verifica un processo aerobico termico con temperature fino a 60-70 ° C, è importante evitare l’umidità eccessiva che ridurrebbe  il calore. La fase termica accelera il processo di compostaggio e aiuta a pastorizzare i rifiuti organici da ogni possibile patogeno. La stratificazione è importante al fine evitare che il compost sia  troppo bagnato e evitare zone anaerobiche. L’aerazione frequente del cumulo è importante, al fine di mantenere batteri in condizioni aerobiche per processare i rifiuti uniformemente. L’operazione consiste semplicemente nel girare a testa in giù i rifiuti periodicamente. Questo aiuta per aerare i batteri aerobici. Un buon compost può essere ottenuto da una miscela di materiali umidi, come avanzi di cibo vegetale, caffè macinato, frutta e verdura e materiali secchi come pane, erba, foglie secche, paglia, cenere, e trucioli di legno. Tuttavia, è importante mantenere un equilibrio ottimale tra carbonio e Azoto (rapporto C: N al 20-30) che facilita la rapida trasformazione del materiale. In generale, è bene non usare troppo paglia o trucioli di legno (C: N> 100), piuttosto usare rifiuti “verdi”, come erba tagliata, preferibilmente leggermente essiccati per ridurre il loro contenuto di umidità. Non è raccomandato l’uso di troppa cenere di legno per evitare un’eccessivo aumento del pH e di utilizzare solo la cenere  legno / vegetale, piuttosco che da altre origini (cioè carta) che può contenere sostanze tossiche. Alcuni materiali non dovrebbero mai essere compostati, compresi latticini, carne, agrumi, plastica, vetro, metallo e nylon. Il compost è molto tollerante, ma idealmente il compost dovrebbe avere abbastanza umidità e azoto per alimentare tutti gli organismi benefici. L’acqua può essere aggiunta se il compost è troppo secco. L’aumento nella temperatura del compost indica intensa attività microbica, segnalando che che il processo di compostaggio è in piena attività. In questa fase il  compost diventa così caldo da poter essere usato per le serre di calore.
Il vermicompostaggio è un metodo speciale di compostaggio che utilizza lombrichi nella compostiera (Figura 9.2). Ci sono diversi vantaggi nell’aggiunta di vermi. In primo luogo, si accelerano il processo di decomposizione dal momento che consumano rifiuti organici. In secondo luogo, il loro rifiuto (humus) è estremamente efficace e completo fertilizzante. Le vermicompostiere possono essere acquistate o costruite e ci sono una grande quantità di informazioni disponibili in proposito. È importante che  i vermi abbiano origine da una fonte affidabile e per garantirsi che non hanno mai mangiato carne o rifiuti da animali. Una volta compostato, prodotto della compostazione con i vermi può essere utilizzato direttamente in vivaio la produzione delle piantine o introdotto nel al sistema acquaponico una volta che le piantine saranno trapiantate. In alternativa, le con la deiezione dei vermi può essere fatto in un tè compost.9.2

Tè di compost e mineralizzazione secondaria
Quando i rifiuti organici sono finalmente decomposti in humus, processo che può richiedere 4-6 mesi, è possibile per fare il tè di compost. Il procedimento è semplice, basta legare  una certa quantità di compost all’interno di un sacchetto a rete, appesantire con un po’ pietre e sospendere il sacchetto in un  in un secchio di acqua (20 litri). Mettere una pietra porosa collegata ad un areatore e posizionarla sotto il sacchetto in modo che le bolle agitino il contenuto (Figura 9.3). L’aerazione è molto importante per impedire che
si verifichi la fermentazione anaerobica. La miscela viene lasciata per diversi giorni con costante aerazione. Il contenuto devo essere mescolato di tanto in tanto per evitare che si creino zone anossiche. Dopo 2-3 giorni, il tè compost è pronto per essere utilizzato nell’impianto. Il tè deve essere colato attraverso un panno fine e poi diluito 1:10 con acqua. Applicare alle piante sia come fertilizzante fogliare in un contenitore a spruzzo o come fertilizzante liquido direttamente alle radici delle piante. Se aggiungete il tè diluito direttamente  nell’impianto, iniziare utilizzando piccole quantità (50 ml) e annotate pazientemente  il cambiamento nella crescita delle piante. Applicate, quando necessario, ma facendo attenzione a non aggiungerne troppo.9.3

Altri tè nutrienti
Oltre al compost, ci sono molti altri materiali organici ricchi di nutrienti che possono essere somministrati sotto forma di tè di nutrienti nel modo descritto sopra. Uno di questi  sopra è quello di utilizzare i rifiuti solidi della vasca dei pesci, catturati dal filtro meccanico. Lavorati nello stesso modo del compost i rifiuti solidi sono completamente mineralizzati e disponibili per aggiungere nuovamente nel sistema acquaponico. Altre fonti includono alghe, ortiche e consolida*. Le alghe marine sono un integratore molto interessante perché sono ricche di potassio e ferro, che sono spesso sono carenti negli impianti acquaponici, bisogna però fare molta attenzione a lavare lavare il sale residuo dalle alghe. E’ possibile utilizzare grandi quantità di tè fertilizzante organico  per mantenere temporaneamente il sistema acquaponico senza pesci. Questo può essere utile nei mesi più freddi dell’anno, quando il metabolismo dei pesci è basso e le piante hanno bisogno di una spinta di nutrienti.

(*pianta di origine euroasiatica della famiglia della borragine NdR)

Sicurezza del compost
Quando si utilizza il compost assicurarsi che sia completamente decomposto (circostanza  che lo rende libero patogeni). Non utilizzare fonti organiche di animali a sangue caldo, che aumentano il rischio di introdurre patogeni. Inoltre, assicurarsi che l’acqua è ben ossigenata e costantemente aerata quando si produce il tè poiché ciò aiuta la mineralizzazione e impedisce alcuni tipi di batteri patogeni di svilupparsi. Evitare sempre bagnare le
foglie delle piante coltivate con l’acqua del sistema acquaponico, soprattutto quando si utilizza il tè compost. Per maggiori informazioni sulla preparazione del tè di compost, vedere la sezione bibliografia.

9.1.2 Mangimi alternativi per i pesci
Il mangime è uno degli input più importanti e costosi per qualsiasi sistema acquaponico. Può essere acquistato o fatto da sé. Gli autori raccomandano vivamente l’uso di mangimi di qualità perché devono rappresentare un un alimento completo per i pesci, il che significa che il pellet deve soddisfare tutte le esigenze nutrizionali del pesce. Anche anche in questo caso, qui di seguito, si presenta un esempio di mangime per pesci supplementare che può essere facilmente prodotto a livello aziendale, che può aiutare a risparmiare denaro o può essere utilizzato temporaneamente, se il pellet industriale non è disponibile o è troppo caro. Ulteriori informazioni su come prodursi in proprio pellet di mangime sono disponibili  nell’Appendice 5.

Lenticchia d’acqua
La l
enticchia d’acqua è un pianta acquatica galleggiante dotata di una rapida crescita, è ricca di proteine e può servire come fonte di cibo per le carpe e tilapia (Figura 9.4).9.4
La lenticchia d’acqua può raddoppiare la sua massa ogni 1-2 giorni in condizioni ottimali, il che significa che metà delle lenticchie d’acqua possono essere raccolte ogni giorno. La lenticchia d’acqua deve essere coltivata in una
vasca separata dal pesce, perché altrimenti i pesci consumerebbero l’intero stock. Non è necessaria un’aerazione supplementare  e l’acqua deve scorrere lentamente attraverso il contenitore. La lenticchia d’acqua può essere coltivata in luoghi esposti al sole o mezza ombra e l’eccedenza può essere conservato e congelato in sacchetti per un uso successivo. La lenticchia d’acqua è anche un alimentazione utile per il pollame.
Lenticchia d’acqua è un’utile integrazione  a un impianto acquaponico, soprattutto se il contenitore per la sua coltivazione  si trova lungo il ritorno del flusso dell’acqua dalle piante alla vasca dei pesci. Tutte le sostanze nutrienti che sfuggono letti di crescita delle piante vengono in questo modo ad alimentare le lenticchie d’acqua, e si può essere certi che l’acqua torni ai pesci più pulita possibile.
Lenticchia d’acqua non fissa l’azoto atmosferico  tutte le sue  proteine che vengono assunte dai pesci non devono essere immesse con altre modalità.

Azolla, una felce di acqua
L’a
zolla è un genere di felce che cresce galleggiando sulla superficie dell’acqua, come la lenticchia d’acqua (Figura 9.5). La differenza principale è che l’azolla è in grado di fissare l’azoto atmosferico, creando essenzialmente una fonte di proteine dall’aria.
Ciò si verifica perché Azolla ha una
relazione simbiotica con una specie di batteri, Anabaena azollae, che è contenuta all’interno fogliame. Oltre a fornire una fonte gratuita di proteine, Azolla è una fonte di alimentazione attraente a causa del suo eccezionalmente alto tasso di sviluppo. Come lenticchia d’acqua, l’azolla dovrebbe essere allevata in un serbatoio separato con flusso d’acqua lento. La crescita è spesso limitata dal fosforo, pertanto se Azolla deve essere coltivata intensivamente è necessaria un’ulteriore fonte di fosforo. 9.5

Insetti
Gli insetti sono considerati parassiti indesiderati in molte culture. Tuttavia, hanno un enorme potenziale nel sostenere catene alimentari tradizionali con
soluzioni più sostenibili. In molti paesi gli insetti fanno già parte delle diete delle persone e sono venduti sui mercati. Inoltre sono stati utilizzati per l’alimentazione animale per secoli.
Gli insetti sono una fonte
sana di nutrienti perché sono ricchi di proteine e acidi grassi polinsaturi e ricchi di minerali essenziali. Il loro tenore di proteine grezze varia tra il 13 e il 77 percento (in media il 40 per cento) e varia secondo la specie, la fase di crescita e la dieta di allevamento. Gli insetti sono anche ricchi di aminoacidi essenziali, che sono un fattore limitante in molti ingredienti dei mangimi (Allegato 5). Gli insetti commestibili sono anche una buona fonte di lipidi, la loro quantità di grasso può variare tra 9 e il 67 per cento. In molte specie, è anche alto il contenuto di acidi grassi polinsaturi essenziali. Queste caratteristiche rendono insieme insetti una scelta sana e ideale sia per l’alimentazione umana e mangimi per animali o pesci.
Dato il loro enorme numero e varietà, la scelta degli insetti per essere allevati può essere adattata alla loro disponibilità locale, alle condizioni climatiche/stagionalità e dal tipo di alimentazione disponibile. La fonte di cibo per gli insetti può includere crusche, foglie, scarti vegetali, letame e persino legno o sostenze ricche di cellulosa e materiali organici, che sono adatte per le termiti. Gli insetti possono anche dare un grande contributo alla 
biodegradazione dei rifiuti giacché rompono la materia organica finché non viene consumata da funghi e batteri e mineralizzata in elementi nutritivi.
La coltura degli insetti non è così impegnativa come gli altri animali in quanto l’unico fattore limitante è il cibo e non lo
spazio di allevamento . Il requisito dello spazio limitato significa che le aziende agricole che allevano insetti possono essere create spazi molto limitati e costi di investimento contenuti. Inoltre, gli insetti sono creature a sangue freddo, questo significa che la loro efficienza di conversione mangimi alla carne è molto più elevata degli animali terrestri e simile al pesce. Ci sono molte opzioni disponibili per l’allevamento degli insetti, per ulteriori informazioni in materia visitare la sezione “approfondimenti”. Tra le molte specie disponibili, una specie interessante da utilizzare come mangime per il pesce è la mosca soldato (vedi sotto).

La mosca soldato
Le larve mosca soldato, hermetia illucens, hanno un
contenuto estremamente alto di proteine, sono dunque una fonte preziosa di proteine per il bestiame, incluso il pesce (Figura 9.6).

9.6

 Il ciclo di vita di questo insetto lo rende una comoda e interessante integrazione per un allevamento fattoria qualora si disponga di condizioni climatiche favorevoli. Le larve si nutrono di concime, animali morti e scarti di cibo. Nell’allevamento delle mosche soldato questo tipo di rifiuti sono posti in una compostiera che ha un drenaggio e un flusso d’aria adeguato. Le larve, giunte a maturazione, hanno la necessità di strisciare via dalla loro fonte di alimentazione tramite una rampa installata nell’unità compost che porta ad un secchio di raccolta. In sostanza, divorando rifiuti le larve accumulano proteine quindi si “accomodano” direttamente nel secchio di raccolta. Due terzi delle larve possono essere trasformati in sostanza alimentare al restante terzo dovrebbe essere consentito di svilupparsi in mosche adulte in una zona separata.
Le mosche adulte non sono un vettore di malattia non hanno apparato boccale, non mangiano e non sono attrate da qualsiasi attività umana. Le mosche adulete si dedicano esclusivamente all’accoppiamento per poi tornare per l’unità di compost per deporre le uova, morendo dopo una settimana. E’ stato dimostrato che la presenza delle mosche soldato è in grado  di ridurre la presenza di mosche e mosconi nelle strutture di allevamento e può effettivamente ridurre il carico patogeno nel compost. In ogni caso prima di alimentare con le larve i pesci, le larve devono essere messe in sicurezza con la cottura in forno (170 ° C per 1 ora) che distrugge qualsiasi patogeno e le larve essiccate che ne derivano possono essere macinate e trasformate in mangime.

Moringa o kalamungay
Moringa oleifera è una specie di albero tropicale molto ricco di sostanze nutrienti, tra cui proteine e vitamine. La pianta viene considerata un alimento eccellente e attualmente in uso per combattere la malnutrizione. Può essere dunque una preziosa integrazione alimentare al pesce fatta in casa proprio in virtù di questi nutrienti essenziali. Tutte le parti della pianta sono commestibili per il consumo umano ma per acquacoltura
vengono utilizzate tipicamente le foglie . In effetti in diversi progetti di acquaponica su piccola scala in Africa le foglie di questo albero sono l’unica fonte di alimentazione per la tilapia. Gli alberi di Moringa sono di rapida crescita e resistenti alla siccità e di facile propagazione attraverso talee o semi. Tuttavia, essi sono intolleranti al gelo, non sono dunque adatti per ambienti particolarmente freddi. Per la produzione delle foglie, tutti i rami vengono raccolti fino al tronco principale quattro volte l’anno in un processo chiamato cimatura.

9.1.3 Raccolta dei semi
Raccogliere i semi dalle piante adulte è un altro importante risparmio di costi e collegato ad una
strategia di coltivazione sostenibile in molti tipi di agricoltura di piccola scala. E’particolarmente efficace per in caso di acquaponica perché le piante sono l’obiettivo della produzione primaria. La raccolta dei semi è un semplice processo, che viene trattato qui in due grandi categorie, raccolta di semi secchi o di frutti che contengono semi umidi. In generale usare solo i semi di piante mature, i semi delle piante giovani non germinano e quelli delle piante troppo vecchie avranno già disperso i loro semi. Evitare di raccogliere i semi da piante ibride che possono essere sterile. La raccolta da molte piante aiuta a mantenere la diversità genetica e le piante sane. Inoltre sarà sempre possibile attuare lo scambio di semi con altri agricoltori su piccola scala.


Raccolta
di seme secco
Questa sottocategoria comprende basilico, lattuga, rucola e broccoli. Semi di alcuni di queste piante possono essere raccolte durante tutto il ciclo di crescita, ad esempio basilico (Figura 9.7).

9.7Altri semi possono essere raccolti solo dopo che la pianta sia completamente matura e non più utilizzabile come verdura, per esempio lattuga e broccoli. Il generale il procedimento è quello di tagliare la pianta secca o matura deriva all’interno di una grande sacchetto di carta e lasciarvela per 3-5 giorni in un locale fresco e buio. Durante questo tempo è utile scuotere leggermente il sacchetto di carta sigillato per favorire il rilascio dei semi. Quindi aprire il sacchetto e agitare il gambo un’ultima volta mentre ancora all’interno della busta, dunque rimuovere i gambi e frammenti di piante e passare al setaccio il contenuto per raccogliere i restanti semi. Riunire nuovamente i semi  dentro un sacchetto di carta, facendo in modo di trattenere solo i semi e senza residui .

Raccolta di semi umidi
Questa sotto-categoria comprende cetrioli, pomodori e peperoni. I semi sviluppano all’interno il frutto vero e proprio, di solito rivestito in un sacco di gel, che impedisce la germinazione dei semi. Quando i frutti sono pronti per il raccolto, rimuovere il frutto dalla pianta, aprire il frutto con un coltello e raccogliere i semi all’interno utilizzando un cucchiaio. Prendete i semi rivestiti con gel e dopo averli messi in un setaccio e iniziare a lavare via il gel con l’aiuto di acqua e un panno morbido. Poi, prendere i semi e asciugarli all’ombra,  muovendoli di tanto in tanto fino a quando saranno completamente asciutti. Infine, rimuovere qualsiasi traccia di gel o residui vegetali rimasta e conservarli in un piccolo sacchetto di carta.

Conservazione dei semi
Si raccomanda di conservare i semi all’interno di sacchetti di carta o buste sigillate in un luogo fresco e asciutto e buio con un’umidità
minima. Un piccolo frigorifero è un luogo perfetto per conservare i semi, meglio se in un contenitore ermetico con un sacchetto essiccante (cioè gel di silice) mantenere sempre l’umidità al di sotto dei livelli richiesti ai funghi per svilupparsi. E’ fondamentale per fare in modo che nei sacchetti siano presenti solo i semi  con nessun altro residuo vegetale o tracce di terreno, per eliminare il rischio di malattie o la germinazione precoce. Detriti e umidità possono anche stimolare lo sviluppo di funghi e muffe che possono danneggiare i semi. Una volta messi i semi nei sacchetti, scrivere a mano la data e tipo di semenza. Per ottenere alte percentuali di germinazione, i semi dovrebbero essere usati nel giro di 2-3 stagioni.

9.1.4 La raccolta dell‘acqua piovana
Anche l
a raccolta dell’acqua piovana per alimentare gli impianti acquaponici è un altro modo efficace per ridurre costi di gestione. Ci sono diversi vantaggi di utilizzare l’acqua piovana gli impianti. Primo e principale è che la pioggia è gratuita. I sistemi acquaponici descritti in questa pubblicazione perdono 1-3 per cento della loro acqua al giorno, per lo più dalla traspirazione attraverso il foglie delle piante.
L’acqua è una risorsa preziosa e può essere costosa e inaffidabile in alcune aree. Secondo, la maggior parte delle acque piovane è di alta qualità. L’acqua piovana è improbabile che abbia tossine o agenti patogeni. L’acqua piovana non contiene sali. L’acqua piovana ha anche bassi livelli di GH e KH, ed è di solito leggermente acida. Questo è molto utile, soprattutto nelle zone in cui l’acqua ha una forte alcalinità, perché l’acqua piovana può compensare la necessità di correzione dell’acqua in ingresso per mantenere il sistema aquaponic nel range 6.0-7.0 pH ottimale.
Tuttavia, il basso KH dell’acqua piovana significa che l’acqua piovana è un buffer limitato contro mutamenti
pH verso l’acidità. Pertanto, se si utilizza l’acqua piovana come fonte principale di acqua, dovrebbe essere aggiunto carbonato  di calcio, come descritto nella Sezione 3.5.2. fare attenzione alle superfici sulle quali si raccoglie l’acqua piovana e cercare di evitare di raccogliere l’acqua ove si posino uccelli o deove vi siano accumuli di feci. Un metodo semplice per ridurre il rischio di contaminazione daparte di elementi patogeni è di realizzare una filtrazione a sabbia, che può essere ottenuta semplicemente per percolazione dell’acqua in un filtro di sabbia fine alto 50-60 cm e la raccolta dell’acqua filtrata all’apertura inferiore del serbatoio. La raccolta dell’acqua piovana può essere facilmente ottenuta collegando un grande contenitore pulito dalle grondaie di un edificio o una casa (Figura 9.8).

9.8Ad esempio, una superficie di 36 mq raccoglierà 11 900 litri di acqua da una precipitazione minima di 330 millimetri di pioggia all’anno. Parte di quest’acqua andrà perduta, ma se ne raccoglierà abbastanza per essere sufficiente per un piccolo impianto acquaponico. Gli impianti qui descritti utilizzarno, in media, 2 000-4 000 litri di acqua all’anno. Raccogliere l’acqua piovana è la relativamente facile; immagazzinare l’acqua raccolta è più importante e può essere più impegnativo. L’acqua deve essere trattenuta finché il sistema ne ha necessità e  deve essere tenuta pulita. I contenitori devono essere coperti con uno schermo per evitare alle zanzare e ai detriti di entrare. Aiuta anche a mantenere un paio di guppy o avannotti tilapia nel contenitore dell’acqua piovana per mangiare insetti e una pietra dell’aria per impedire lo svuluppo dei batteri anossici.

9.1.5 tecniche costruttive alternative per gli impianti acquaponici
L’
ingegno umano ha fornito innumerevoli variazioni sul tema di fondo dell’acquaponica.
Nella sua versione più elementare, l’acquaponica è semplicemente mettere pesce e  verdure in diversi contenitori con acqua ossigenata. Vecchi serbatoi dell’acqua, vasche da bagno, barili di plastica, tavoli, legno e parti metalliche possono essere utilizzati per costruire un impianto acquaponico (Figura 9.9).

9.9
Zattere per i sistemi per sistemi DWC possono essere costruiti con bambù o plastica riciclata e sistemi media based potrebbero essere riempiti con
ghiaia disponibile localmente. Accertarsi sempre che nessuno dei componenti (vasca per i pesci, i letti dei media, tubi di coltivazione e raccorderia) siano stati utilizzati in precedenza ove vi fosse la presenza di sostanze tossiche o nocive che possono danneggiare i pesci, le piante o esseri umani. Inoltre, è necessario lavare accuratamente qualsiasi materiale prima di utilizzarlo.
Il sistema acquaponico meno costoso consiste di un grande buco nel terreno, rivestito  da un telo
di plastica in polietilene 0,6 millimetri  per realizzare uno stagno a buon mercato . Questo stagno sarà difeso con una rete per separare il pesce dalle piante. Un lato dello stagno è utilizzato per contenere il pesce, ospitato con con una densità relativamente bassa, mentre l’altro lato è una  vasca DWC coperto con schiuma di polistirene. Aerazione e movimento dell’acqua sono sempre necessari, ma possono essere ottenuti o attraverso la caduta dell’acqua da un’altezza relativamente bassa o anche tramite il pompaggio alimentato dalo sforzo umano. Questo approccio può essere utilizzato in luoghi dove barili e contenitori IBC sono troppo costosi per gli agricoltori.
L’a
ppendice 8 mostra i metodi per costruire un impianto acquaponico utilizzando contenitori  IBC, che possono essere facilmente reperibili in tutto il mondo. Inoltre, la sezione dedicata agli approfondimenti elenca due diverse guide per l’acquaponica fai-da-te .


9.1.6 Energia alternativa per gli impianti acquaponici
Il f
unzionamento delle elettropompe dell’impianto, sia dell’aria che dell’acqua, richiede una fonte di energia. Solitamente
è usata la normale rete elettrica, ma non è strettamente necessario. Questi sistemi possono funzionare completamente con energie rinnovabili. È fuori esula dalle finalità della presente pubblicazione specificare i particolari per la costruzione di sistemi di energia rinnovabile, ma tali risorse sono elencate nella sezione approfopndimenti

Energia elettrica fotovoltaica
I pannelli fotovoltaici convertono la radiazione elettromagnetica proveniente dal sole in
energia termica o energia elettrica (Figura 9.10).

9.10Le pompe di acqua e aria per un sistema acquaponico possono essere alimentate con energia solare con celle solari fotovoltaiche, un inverter di tensione AC / DC e batterie di grandi dimensioni possono garantire la potenza per 24 ore per la fornitura di notte o nelle giornate nuvolose. Sebbene altamente sostenibile, l’energia solare comporta una grande investimento iniziale a causa dei costi dell’equipaggiamento extra necessario per convertire e immagazzinare l’energia da celle fotovoltaiche. Però, in alcune zone ci sono incentivi per usare energia solare che può render compatibile il costo sostenuto


Isolamento
In inverno, può essere necessario per riscaldare l’acqua. Ci sono molti metodi per ottenere questo riscaldamento utilizzando combustibili fossili. Tuttavia, il più economico di tutti è realizzare accoppiandolo con un
riscaldamento a spirale. L’isolamento delle vasche durante i mesi invernali impedisce dispersione di calore. Significativa è in realtà la dispersione del calore attraverso l’attività delle pietre dell’aria, quindi è meglio coprire e isolare biofiltro o adottare soluzioni di aerazione alternative che evitino gorgogliare dell’aria.

Riscaldamento a spirale
Il riscaldamento a spirale è una forma di acquisizione di calore passivo dall’energia solare. L’acqua dal sistema circola attraverso il tubo nero, avvolto in una spirale. La plastica nera cattura il calore dal sole e lo trasferisce all’acqua. Per riscaldare ulteriormente il sistema, la bobina di riscaldamento a spirale può essere contenuta all’interno di una
piccolo cassa con un pannello di vetro che funge da mini-serra. Anche un fondo nero della cassa può contribuire ad aumentare ulteriormente il calore.  Per il sistema qui descritto, le dimensioni consigliate sono un tubo di 25 mm di diametro con una lunghezza 40-80 m (Figura 9.11).
9.11

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ARGOMENTI COLLEGATI ALL’ACQUAPONICA (seconda parte)

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9.2 Garantire livelli di acqua per impianti di piccole dimensioni
Uno dei disastri più comuni per gli impianti acquaponici commerciali su piccola scala è una perdita di acqua che possa svuotare l’impianto. Ciò può essere catastrofico, uccidere tutti i pesci e distruggere il sistema. Ci sono diversi modi per i quali può accadere, la mancanza di elettricità, l’ostruzione dei tubi, gli scarichi lasciati aperti, la dimenticanza di aggiungere nuova acqua o interruzione del flusso d’acqua dalle vasche dei pesci. Tutti questi problemi possono essere fatali per il pesce nel giro di ore, se non sono affrontati immediatamente. Di seguito è riportato un elenco di modi per prevenire alcune delle situazioni di cui sopra.


9.2.1 Interruttori a galleggiante
I
galleggianti sono dispositivi economici utilizzati per controllare la pompa in funzione del
livello dell’acqua 

9.12 b9.12 a

Se il livello dell’acqua nel serbatoio pozzetto scende sotto una certa altezza, l’interruttore spegne la pompa. Questo impedisce alla pompa di pompare tutta l’acqua dalla vasca. Analogamente, galleggianti possono essere usati per riempire il sistema acquaponico. Un galleggiante è simile al rubinetto a sfera del wc e una valvola può garantire che il livello dell’acqua non scenda al di sotto di un certo punto. In caso di eventi con perdita di acqua, come un tubo rotto, questo metodo potrebbe garantire che i pesci sopravvivano ma effettivamente rendere l’allagamento molto più grave, non può essere dunque adatto per applicazioni indoor.

9.2.2 Tubi di overflow
Sono t
ubi di scarico di ritorno dell’acqua in un punto più alto dell’impianto, in grado di riportare l’acqua al pozzetto nel caso in cui i tubi di scarico normali si intasino9.13 In questi disegni, il punto più alto è la vasca dei pesci, ma altri disegni hanno i letti di coltivazione come punto più alto del circuito. Indipendentemente da ciò, se i tubi si ostruiscono, circostanza che può può verificarsi se foglie delle piante, media o scarti di pesce si accumulano, i tubi di overflow possono far defluire in sicurezza l’acqua di nuovo giù nel pozzetto.


9.2.3 Tubi di livello
Tubi di livello pieno sono utilizzati per impedire a tutta l’acqua di defluire, sono tipicamente installati in vasche di pesci. All’interno serbatoio in questione, un tubo verticale viene inserito sullo scarico.

9.14Questa tecnica definisce l’altezza della colonna d’acqua; tuttavia, questa soluzione significa anche che l’acqua non viene drenata dal fondo della vasca dei pesci, a meno che un tubo largo e più alto con ampie aperture in basso non sia posizionato per circondare il tubo di stand pipe. Facendo così, l’acqua entra dal fondo e defluisce in alto nell’intercapedine stretta fino a quando non esce dalla parte superiore del tubo di livello (stand pipe). Questo metodo è molto sicuro, ma richiede che il tubo esterno più grande sia talvolta rimosso per levare i rifiuti che si possono incastrare nell’intercapedine tra i due tubi.

9.2.4 Recinzioni per gli animali
A
nimali opportunisti e uccelli possono anche causare la perdita di acqua, eliminando, spostando o rompendo i tubi dell’acqua nella ricerca di acqua da bere o pesce e verdura da mangiare. Per evitare questo,  può essere installata una semplice recinzione.

9.3 L’integrazione dell’acquaponica con altre tecniche agricole
I sistemi acquaponici possono essere usati da soli, ma possono diventare uno strumento interessante per la coltivazione su piccola scala se usati in combinazione con altre tecniche di agricoltura. È già stato affrontato il tema di come altre piante e insetti possono essere coltivate per integrare la dieta dei pesci, ma l’acquaponica può anche aiutare il resto dell’orto. In generale, l’acqua ricca di sostanze nutritive proveniente da un impianto acquaponico  può essere condivisa tra le altre zone di produzione dell’azienda.

9.3.1 irrigazione e fertilizzazione
Gli impianti acquaponici sono una fonte di acqua ricca di sostanze nutritive per la produzione di ortaggi. Questa acqua può anche essere utilizzata per concimare piante ornamentali, prati o alberi. L’acqua dell’acquaponica è un ottimo fertilizzante organico per tutte le attività di produzione che utilizzano il suolo. L’acqua di acquaponica può essere periodicamente prelevata dal sistema per irrigare, dando al terreno una spinta di nutrienti essenziali utili alle verdure. Se si coltivano ortaggi a frutto (ad es.pomodori) utilizzando vasi disposti in giardino intorno ad un impianto acquaponico o in qualsiasi spazio con un buon accesso alla luce solare, acqua dell’impianto può anche essere usata come fertilizzante ricco di nitrati durante le prime fasi di crescita di foglie e fusto. L’acqua dell’acquaponica è anche molto utile per la germinazione dei semi.


9.3.2 Letti di crescita a irrigazione traspirante (wicking beds)
I letti di crescita a irrigazione traspirante (letteralmente letti a “stoppino”) sono un’altra forma di letti di coltivazione sollevata che che usa in modo estremamente efficente l’acqua. Il letto stesso ha un serbatoio d’acqua sul fondo del contenitore riempito con ghiaia grossolana. Sopra questa ghiaia viene stesa una buona miscela di terreno in grado di assorbire l’umidità. Queste due zone sono separate da un tessuto non tessuto che non si vede all’esterno. Le piante sono piantate nel suolo. Un tubo di ricarica scende attraverso la zona superiore del terreno giù nel fondo dove c’è la ghiaia e funge da serbatoio dell’acqua. L’acqua viene assorbita verso l’alto dal serbatoio nella zona principale di coltivazione  per capillarità. 

9.15 Ciò elimina la necessità di innaffiare dall’alto e viene persa molta meno acqua a causa dell’evaporazione. Le radici crescono in un terreno umido e hanno un approvvigionamento continuo di acqua, ossigeno e sostanze nutritive. I letti di crescita traspiranti possono essere innaffiati con acqua normale, ma utilizzando acqua dell’acquaponica si  forniscono anche sostanze nutritive e si evita la necessità di aggiungere fertilizzanti. Un’uscita collocata nella parte inferiore dei contenitori aiuta ricambiare periodicamente l’acqua prevenendo l’accumulo di sali e/o la creazione di zone anaerobiche.
I
letti wicking sono un ottimo metodo di coltivazione di ortaggi in luoghi aridi,  giacché è necessaria solo la metà dell’acqua rispetto ai metodi di irrigazione tradizionali. I letti wicking possono essere realizzati in contenitori a stagni o scavati nel terreno e sigillati con un
rivestimento di polietilene trattiene l’acqua, rendendoli ideali per la produzione di cibo nelle zone aride e semiaride, aree urbane con poco o nessun accesso al terreno.9.16
Un altro metodo è quello di collocare un letto traspirante ad un altezza superiore rispetto  un letto di medium all’interno dell’impianto acquaponico. Il tessuto geotessile crea essenzialmente un passaggio unidirezionale, mantenendo il suolo fuori dal sistema ma permettendo all’acqua di filtrare fino alla zona delle radici. Questo metodo può essere usato per coltivare tuberi e ortaggi a radice come la radice di taro, cipolle, barbabietole e carote. Per ulteriori informazioni sil concetto di wicking bed, vedere le fonti elencate nella sezione relativa agli approfondimenti.

9.4 Esempi di configurazioni acquaponiche su piccola scala
L’acquaponica è stata impiegata con successo in una vasta gamma di situazioni. Inoltre, le tecniche acquaponiche sono state riviste per soddisfare le esigenze e gli obiettivi dei
diversi agricoltori ben oltre i comuni IBC o i metodi i fusti di plastica (descritti in questa pubblicazione). Ci sono molti esempi, alcuni di questi sono stati selezionati per evidenziare l’adattabilità e la diversità della tecnica dell’acquaponica.


9.4.1 Acquaponica di sostentamento in Myanmar
Un sistema acquaponico pilota è stato costruito in Myanmar per promuovere l’agricoltura su micro-scala durante la realizzazione di un progetto al femminile finanziato dalla
Cooperazione  italiana allo sviluppo. L’obiettivo era quello di creare una unità produttiva con criteri low-tech e low-cost utilizzando materiali disponibili localmente e reso autonomo da pannelli solari. L’impianto ospita tilapie e una vasta gamma di verdure 

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Allevamento del pesce nel 2030

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Dal 2030 il 62% del pesce di mare sarà d’allevamento, ce lo dice in questo servizio la televisione americana CCTV, ma non è una novità! Il problema è che non tutti i metodi sono ecocompatibili, in primo luogo perchè possono propagare malattie all’esterno del circuito di allevamento.

Per quanto riguarda il tema del pesce d’acqua dolce l’Unione Europea si è posta questo problema finanziando un network di ricerca e di condivisione scientifica e pratica attorno al tema dell’acquaponica.

Nel sito potete trovare anche il riferimento della prima associazione di imprese di acquaponica commerciale che si è recentemente costituita a livello europeo, si chiama Association of Commercial Aquaponics Companies (ACAC). Nessun italiano … ovviamente!

Solo una cosa noi italiani abbiamo fatto meglio … il logo di “Akuadulza” ovviamente, prego apprezzare la differenza di stile!Logo-ES-Colori

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Appendice 1 del manuale FAO: 12 VERDURE PARTICOLARMENTE INDICATE PER LA COLTURA ACQUAPONICA

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Terminata la traduzione del Manuale “Small-scale aquaponic food production – Integrated fish and plant farming”, edito dalla FAO,  iniziamo con le numerose appendici al testo, la prima delle quali è dedicata ad un approfondimento su 12 verdure che vengono particolarmente bene se coltivate con il metodo acquaponico

Le informazioni fornite qui di seguito, riguardano i 12 ortaggi più popolari coltivati in acquaponica. Verranno fornite indicazioni sulle condizioni di crescita ottimali, tra cui alcune specifiche per la colitvazione con il metodo acquaponico e le tecniche di raccolta per ogni verdura. Le linee guida che seguono si basano sull’esperienza di coltivatori acquaponici di lunga data, da manuali di orticoltura  su suolo e fuori suolo, e sull’esperienza professionale degli agricoltori e ricercatori. Questo elenco non è affatto esaustivo, dovrebbe essere interpretato come una pluralità di esempi di informazioni necessarie, indirizzare ed orientare una propria attività di ricerca, in particolare per le colture che non sono elencate qui, come altre colture comuni, non incluse in questa appendice ad esempio: okra, pak choy, choy bok, choy ong, tatsoi, menta, timo, aneto, scalogno, erba cipollina, coriandolo, taro, crescione, rucola, fiori commestibili, fiori ornamentali, e anche piccoli frutti. Oppure ortaggi a radice, come cipolla, carota, barbabietole, ravanelli e taro che dovrebbero essere coltivati in “wicking beds” collegati al sistema acquaponico.

BASILICO
pH: 5.5-6.5
S
esti d’impianto: 15-25 cm (8-40 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di
20-25 ° C: 6-7 giorni
Durata
della coltivazione: 5-6 settimane (iniziare la raccolta quando impianto è di 15 cm)
Temperatura: 18-30 ° C, ottimale 20-25 ° C
E
sposizione alla luce: In pieno sole o leggermente al riparo
Altezza della pianta e larghezza: 30-70 cm; 30 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (o altro medium), NFT e DWC

A1.2
Coltivazione del basilico in sistemi acquaponici: Il basilico è una delle erbe coltivate  più popolari negli impianti acquaponici, in particolare negli impianti di monocoltura commerciale su larga scala, perché del suo alto valore economico e la forte domanda in zone urbane o peri-urbane. Molte cultivar di basilico sono state testate in impianti acquaponici tra cui il
basilico genovese italiano, il basilico limone e il basilico viola . Grazie all’elevato fabbisogno di azoto il basilico è una pianta ideale per i sistemi acquaponici. Tuttavia, la cura deve essere coltivato con parsimonia al fine di evitare un eccessivo depauperamento di nutrienti dell’acqua.A1.1
C
ondizioni di coltivazione: semi di basilico hanno bisogno di una temperatura abbastanza elevata e stabile per avviare la germinazione (20-25 ° C). Le piantine di basilico, una volta trapiantate nell’impianto, crescono meglio in
condizioni di caldo e di piena esposizione al sole. Tuttavia, le foglie di qualità migliore sono ottenute attraverso leggera ombreggiatura. Con temperature giornaliere superiori a 27 ° C le piante devono essere ventilate e coperte con reti ombreggianti (20 per cento) durante le stagioni a forte radiazione solare per impedire le bruciature sulla punta delle foglie.
Indicazioni per la coltivazione: Trapiantare le nuove piantine nel sistema acquaponico quando hanno 4-5 foglie vere. Il basilico può essere colpito da varie malattie fungine, tra cui Fusarium, muffa grigia e macchie nere, in particolare a temperature non ottimali e condizioni di elevata umidità.  La ventilazione e
temperature dell”aria e dell’acqua superiori 21 ° C, giorno e notte, aiutano a ridurre lo stress delle piante e incidenza delle malattie.
Raccolta: La raccolta delle foglie inizia quando piante raggiungono i 15 cm di altezza e continua per 30-50 giorni. E’ necessario avere particolare cura quando si maneggiano le foglie al momento della raccolta al fine di evitare  lividi e annerimenti alle foglie stesse
. Si consiglia di rimuovere le punte delle fioriture durante la crescita delle piante per evitare il gusto amaro nelle foglie e incoraggiare la ramificazione. Tuttavia, poiché i fiori di basilico sono attraenti per gli insetti impollinatori, fare in modo da lasciare un paio di piante in fiore possono migliorare l’aspetto complessivo del giardino e garantire un costante rifornimento di semi. I semi di basilico sono una specialità prodotta in alcune località.

CAVOLFIORE
pH: 6,0-6,5
Sesti d’impianto: 45-60 cm (3-5 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di
8-20 ° C: 4-7 giorni
Durata della coltivazione: 2-3 mesi (colture primaverili), 3-4 mesi (colture autunnali)
Temperatura: 20-25 ° C per la crescita vegetativa iniziale, 10-15 ° C per lo sviluppo della testa (Colture autunnali)
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 40-60 cm; 60-70 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di media
a-1-3
Coltivazione del cavolfiore in sistemi acquaponici: Il cavolfiore ha un alto valore nutritivo per il raccolto invernale ed è in grado di crescere e svulupparsi in letti d’argilla espansa con sesti d’impianto adeguati. Cavolfiore ha un apporto relativamente elevato di nutrienti e le piante reagiscono positivamente alle alte concentrazioni di azoto e fosforo. Tra le altre sostanze nutritive
sono importanti il potassio e il calcio per la produzione di teste. L’impianto è particolarmente sensibile alle condizioni climatiche e le teste non si sviluppano correttamente con condizioni di caldo, condizioni di freddo elevato o siccità. Pertanto la selezione la varietà adatta e la tempistica di trapianto sono cruciali.
Le condizioni di coltivazione: la temperatura dell’aria ottimale per la crescita vegetativa iniziale è 15-25 ° C. Per la formazione delle teste, le piante richiedono temperature più fredde di 10-15 ° C (colture autunno) o 15-20 ° C (il raccolto di primavera), a condizione che vi sia una buona percentuale di umidità relativa e le condizioni di pieno sole sono ottimali per sviluppare buone teste. Le piante possono tollerare temperature fredde, tuttavia le teste possono essere danneggiate dal gelo. L’ombreggiamento può essere utile a temperature calde (sopra 23 ° C).a-1-4
Indicazioni per la coltivazione: far germinare i semi in vassoi di propagazione a 20-25 ° C. Fornire sole diretto fine dalle prime fasi di coltivazione in modo che le
piantine non siano indotte a “filare”. Quando le piante hanno 3-5 settimane di vita e hanno 4-5 foglie vere, iniziare il trapianto nel sistema acquaponico ad una distanza di circa 50 cm. Per conservare il colore bianco delle teste, legare foglie fuori sopra le teste quando avranno raggiunto 6-10 cm di diametro. Una volta che questo stadio viene raggiunto il momento della raccolta può richedere ancora meno di una settimana a temperature ideali o fino ad un mese in condizioni più fresche. Troppo sole, calore o un eccessivo assorbimento di azoto possono  causare la divisione della testa in tante infiorescenza. Il cavolfiore è suscettibile di alcuni parassiti compresa la cavolaia, afidi cavolo,  ecc… che possono essere rimossi manualmente o utilizzando altre tecniche di gestione dei parassiti.
Raccolta: quando le teste sono compatte, bianche e sode. Tagliare le teste della pianta con un grosso coltello e rimuovere il fusto e le radici rimanenti dal letto di coltura e riporre nel bidone del compost.

LATTUGA:
pH: 6.0-7.0
Sesti d’impianto: 18-30 cm (20-25 cespi/ m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di 13-21 ° C: 3-7 giorni
Tempi di sviluppo: 24-32 giorni (più a lungo per alcune varietà) dal trapianto
Temperatura: 15-22 ° C (fioritura oltre 24 ° C)
Esposizione alla luce: in pieno sole (ombreggiatura luce nelle temperature calde)
Altezza della pianta e larghezza: 20-30 cm; 25-35 cm
Metodo acquaponico consigliato: supporti letto, NFT e DWC
a-1-6
Coltivazione della lattuga in sistemi acquaponici: La lattuga cresce particolarmente bene in sistemi acquaponici in relazione alle ottimali concentrazioni di nutrienti nell’acqua. Si possono coltivare
con questo metodo molte varietà, ma quattro sono le principali: lattuga Crisphead (Iceberg), che ha la testa serrata con foglie croccanti, ideali per climi più freschi; la lattuga Butterhead (testa di burro), che presenta foglie che sono vagamente impilate le une sopra le altre e non hanno alcun gusto amaro; lattuga Romana, che ha foglie in posizione verticale e ben piegate di gusto dolce e lattuga da taglio, di diverse varietà di colori e forme senza la testa e che può essere seminata direttamente su letti di argilla e recisa senza raccogliere l’intera pianta. Lattuga ha una elevata domanda e ha un alto valore in zone urbane e peri-urbane, ciò la rende una coltura molto adatta a su grande scala per la produzione commerciale.
Le condizioni di coltivazione: lattuga è una coltura invernale. Per lo sviluppo del cespo la
temperatura dell’aria della notte dovrebbe essere 3-12 ° C, con una temperatura di giorno 17-28 ° C. La crescita è influenzata dalla fotoperiodo e della temperatura (luce naturale estesa e caldocondizioni (> 18 ° C) durante la notte sono causa di salita a seme). La temperatura dell’acqua > 26 ° C oltre a favorire la montata a seme può anche essere causa di sapore amaro nelle foglie. L’impianto ha una domanda relativamente bassa di nutrienti; una buona concentrazione di calcio disciolto nell’acqua può essere utile per evitare bruciature nelle punte a delle foglie nelle colture estive. Il pH ideale è 5,8-6,2, ma lattuga cresce bene anche con un pH alto come 7, anche se si possono manifestare carenze di ferro a causa della ridotta biodisponibilità di questo nutriente sopra il pH neutro.a-1-5
Indicazioni per la coltivazione: le piantine possono essere trapiantate in impianti acquaponici a tre settimane quando hanno almeno 2-3 foglie vere. La concimazione supplementare con fosforo nella seconda e terza settimana favorisce la crescita delle radici ed evita lo
stress da trapianto. Inoltre, l’esposizione delle piantine a temperature più fredde e luce diretta del sole, per 3-5 giorni prima del trapianto è in graso di fornire tassi di sopravvivenza più elevati. Quando si trapiantano lattuga nella stagione calda, riparate  le piante per 2-3 giorni per evitare stress idrico. Per ottenere lattughe croccanti, dolce e una crescita delle piante ad un ritmo veloce, mantenere alti livelli di nitrati nell’impianto. Quando le temperature dell’aria e dell’acqua aumentano nel corso della stagione, utilizzare varietà (estive) resistenti alla salita a seme. Se si coltivano le lattughe nei letti di argilla espansa piantare le nuove lattughe dove possono essere parzialmente ombreggiate da altre
piante vicine.
Raccolta: La raccolta può iniziare non appena la testa o le foglie sono grandi abbastanza da essere consumate. Per la vendita sul mercato, rimuovere cespi e radici quando non appena raggiungono il peso di mercato (250-400 g). Eliminare le radici riponendole nel
bidone del  compost. Raccogliere velocemente nelle prime ore del mattino, quando le foglie sono turgide e piene di umidità e freddo.

CETRIOLI
pH: 5.5-6.5
Sesti d’impianto: 30-60 cm (a seconda della varietà; 2-5 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di 20-30 ° C: 3-7 giorni
Durata della coltivazione: 55-65 giorni
Temperatura: 22-28 ° C di giorno, 18-20 ° C di notte; molto sensibili al gelo.
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 20-200 cm; 20-80 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (medium bed); DWCa-1-7

 
Coltivazione dei cetrioli in sistemi acquaponici: i cetrioli, insieme ad altri membri della famiglia cucurbitacee compresi zucca, zucchine e meloni, sono eccellenti verdure estive di elevato valore. Sono piante ideali per essere allevate in letti di argilla espansa (medium bed) in quanto hannouna grande struttura della radice. I cetrioli possono anche essere coltivate su zattere galleggianti, anche se ci potrebbe essere il rischio di intasamento a causa di eccessiva crescita delle radici. Cetrioli richiedono grandi quantità di azoto e potassio, per cui la scelta del numero di piante dovrebbe tenere in considerazione le sostanze nutritive disponibili in acqua in relazione alla quantità di
biomassa di pesce.
Le condizioni di coltivazione: Cetrioli crescono meglio con lunghe giornate calde e umide con ampio sole e notti calde. Le temperature di crescita ottimali sono 24-27 ° C durante il giorno con 70-90 percento di umidità relativa e una temperatura del substrato di circa 21 ° C. Le piante  arrestano la crescita e la produzione a 10-13 ° C. Si raccomanda di avere una elevata concentrazione di potassio per favorire la fruttificazione e dunque 
rendimenti superiori.a-1-8
Indicazioni per la coltivazione: Le
piantine di cetrioli possono essere trapiantate in 2-3 settimane allo stadio di 4-5 foglioline. Le piante crescono molto velocemente ed è una buona pratica per limitare il loro vigore vegetativo e deviare le sostanze nutritive ai frutti è recidere le punte apicali quando lo stelo è di circa due metri di lunghezza; rimuovere i rami laterali favorisce la ventilazione. Un ulteriore allungamento dell’impianto può essere successivamente ottenuto lasciando solo due gemme più lontane crescere dal fusto principale. Le piante sono incoraggiate ad una ulteriormente produzione dalla regolare raccolta dei frutti di taglia commerciabile (> 180 g). La presenza di insetti impollinatori è necessaria per una buona fecondazione e allegagione. Le piante di cetriolo hanno bisogno di sostegni per la loro crescita, ciò fornirà alle piante anche una adeguata aerazione per prevenire le malattie fogliari (oidio, muffa grigia). A causa della elevata incidenza malattie nelle piante di cetriolo, è importante pianificare adeguate strategie integrate di gestione dei parassiti (vedi capitolo 6) .
Raccolta: Una volta trapiantati i cetrioli possono avviare la produzione dopo 2-3 settimane.
In condizioni ottimali, le piante possono produrre raccolti per 10-15 volte. Raccogliere ogni pochi giorni  per evitare che i frutti diventino eccessivamente grandi e favorire la crescita dei frutti successivi.

MELANZANE
pH: 5,5-7,0
Sesti d’impianto: 40-60 cm (3-5 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di 25-30: ° C: 8-10 giorni
Durata della coltivazione: 90-120 giorni
Temperatura: 15-18 ° C di notte, 22-26 ° C al giorno; altamente sensibili al gelo
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 60-120 cm; 60-80 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (medium bed)a-1-10

Coltivazione della melanzana in sistemi acquaponici: Melanzana è una verdura estiva da frutto che si sviluppa bene in letti d’argilla espansa (medium) a motivo della profondità delle sue radici. Le piante possono produrre 10-15 frutti per una resa totale di 3-7 kg. Le melanzane hanno un fabbisogno azoto e di potassio, che indica la necessità di attente scelte gestionali che limitino il numero di piante da allevare in ogni unità acquaponica per evitare squilibri nei nutrienti.
Le condizioni di coltivazione: Melanzane si avvantaggiano di temperature calde con una esposizione in pieno sole. Piante fruttificano meglio con temperature giornaliere nell’intervallo tra 22-26 ° C e
umidità relativa del 60-70 per cento, condizioni  entrambe che favoriscono forte allegagione. Temperature <9-10 ° C e >30-32 ° C rappresentano un fattore limitante.a-1-9
Indicazioni per la coltivazione: i semi germinano in 8-10 giorni a temperature calde (26-30 ° C). Le piantine possono essere trapiantate quando hanno 4-5 foglie quando le temperature aumentano in primavera. Verso la fine della stagione estivaeliminate i nuovi fiori per favorire la maturazione dei frutti esistenti. Alla fine della stagione, piante possono essere drasticamente potate a 20-30 cm, lasciando solo tre rami. Questo metodo interrompe la coltivazione senza rimuovere le piante durante la
stagione sfavorevole (inverno, estate) e consente di riavviare la produzione della coltura  in seguito (non alle nostre latitudini!!! NdR). Le piante possono essere coltivate senza la potatura; tuttavia, in spazi limitati o in serre la gestione dei rami può essere facilitata con l’utilizzo di pali o corde verticali.
Raccolta: la raccolta
inizia quando le melanzane sono lunghe 10-15 cm. La buccia deve essere lucida; una buccia opaca e gialla è segno che la melanzana è troppo matura a causa di una raccolta ritardata, ciò rende i frutti non commerciabili a causa della presenza di semi all’interno. Usare un coltello affilato (meglio ancora una forbice) per staccare le melanzane dalla pianta, lasciando almeno 3 cm dello stelo attaccato al frutto.

PEPERONI
pH: 5.5-6.5
Sesti d’impianto: 30-60 cm (3-4 piante / m2, o più per varietà di piccole dimensioni)
Tempo di germinazione alla temperatura di 22-30
°C: 8-12 giorni;   (semi non germineranno ad una temperatura inferiore a 13 ° C)
Durata della coltivazione: 60-95 giorni
Temperatura: 14-16 ° C di notte, 22-30 ° C durante il giorno
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 30-90 cm; 30-80 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (medium bed)a-1-12


Coltivazione dei peperoni in sistemi acquaponici: Ci sono molte varietà di peperoni,in  tutte le varianti di colore e grado di piccantezza, dal peperone dolce alle hot chili peppers (Jalapeño o peperoni di Caienna) tutti possono essere coltivati con sitemi acquaponici. Il metodo di coltivazione più adatto al peperone è letti di argilla espansa (medium bed), ma che potrebbe anche crescere in tubi
NFT di diametro 11 cm se sostenuti.
Le condizioni di coltivazione: i peperoni sono una verdura di fruttificazione estiva che preferisce una condizione di caldo e l’esposizione in pieno sole. Le temperature per la germinazione dei semi sono alte: 22-34 ° C. I semi non germineranno bene a temperature <15 ° C. Temperature diurne di 22-28 ° C e notturne le temperature di 14-16 ° C favoriscono migliori condizioni di fruttificazione insieme ad un’umidità relativa attorno al 65-60 percento. Temperature ottimali a livello delle radici sono 15-20 ° C. In generale, temperature dell’aria al di sotto della crescita ottimale per le piante (10-12 °) e causa di deformazione dei frutti, che li rende invendibili. Temperature > 30-35 ° C possono portare ad aborto floreale. In generale, i peperoni piccanti possono essere ottenuti a temperature più elevate. Le prime foglie della pianta proteggono il frutto appeso al di sotto dall’esposizione al sole. Come con altre piante da frutto i nitrati sostengono la fase vegetativa di
crescita iniziale (range ottimale: 20-120 mg / litro), ma una più alta concentrazione di potassio e fosforo è necessaria per la fioritura e la fruttificazione.a-1-11
Indicazioni per la coltivazione: Trapiantare le piantine con 6-8 foglie vere nell’impianto più presto ma assicurandosi che le temperature notturne rimangano stabilmente sopra i 10 ° C. Sostenere gli impianti quando si appesantiscono con i frutti con pali o corde verticali appesi a dei fili di ferro tirato orizzontalmente. Per peperoni rossi, lasciare i frutti verdi sulle piante fino a che non maturino e diventino rossi. Raccogliere i primi fiori che compaiono sulla pianta, al fine di incoraggiare ulteriormente la crescita delle piante. Ridurre il numero di fiori in caso di allegagione eccessiva per favorire la crescita dei frutti e il raggiungimento di dimensioni adeguate.
Raccolta: iniziare la raccolta quando peperoni raggiungono una taglia commerciale. lasciare peperoni sulle piante fino a quando non maturino pienamente cambiando colore e migliorino i loro livelli di vitamina C. Raccogliere continuamente durante la stagione per favorire fioritura, l’allegagione e la crescita. I peperoni possono essere facilmente conservati al fresco per 10 giorni a 10 ° C con 90-95 per cento l’umidità, oppure possono essere disidratati per la conservazione a lungo termine.

POMODORO
pH: 5.5-6.5
Sesti d’impianto: 40-60 cm (3-5 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di 20-30 °C: 4-6 giorni;
Durata della coltivazione: 50-70 giorni fino primo raccolto; fruttificazione 90-120 giorni fino a 8-10 mesi (Varietà indeterminata dove non fa freddo)
T
emperature ottimali: 13-16 ° C di notte, il giorno 22-26 ° C
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 60-180 cm; 60-80 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (medium bed) e DWCa-1-13

 
Coltivazione dei pomodori in sistemi acquaponici: I pomodori sono un’ottima
verdura con fruttificazione estiva da coltivare con tutti i sistemi acquaponici , anche se è necessario un sostegno fisico. Data la forte domanda di nutrienti da parte dei pomodori, soprattutto potassio, il numero di piante per impianto deve essere progettato in relazione alla biomassa ittica disponibile, per evitare carenze nutrizionali. Una concentrazione di azoto superiore è preferibile durante le prime tappe della crescita per favorire lo sviluppo vegetativo delle piante; tuttavia, il potassio deve essere presente dalla fase di fioritura, per favorire lo sviluppo e la crescita dei frutti.
Le condizioni di coltivazione: Pomodori si avvantaggiano di temperature calde con esposizione pieno sole. Sotto 8-10 ° C le piante smettono di crescere, temperature notturne di 13-14 ° C favoriscono l’allegagione. Temperature superiori ai 40 ° C provocano l’aborto floreale e carenza di allegagione.
Ci sono due principali tipi di piante di pomodoro: determinato (produzione stagionale) e indeterminata (produzione continua di rami floreali). Nel primo tipo, le piante possono può essere lasciate crescere come cespugli, lasciando 3-4 rami principali e la rimozione di tutte le femminelle ausiliare per di deviare sostanze nutritive per la frutta. L
e varietà, siano esse determinate o indeterminatie, dovrebbero essere coltivate con un unico stelo (doppio nel caso di alta vigore della pianta) rimuovendo tutte le femminelle ausiliarie. Tuttavia, in alcune varietà, la gemma apicale anche dello stelo singolo deve essere tagliata non appena la pianta raggiunge 7-8 palchi floreali per favorire la fruttificazione. Il pomodoro indeterminato ha necessità di essere sorretto da supporti che possono essere costituiti da pali o corde di plastica / nylon verticali che sono attaccati a fili di ferro tirati orizzontalmente sopra le sezioni d’impianto.
I pomodori hanno una tolleranza moderata alla salinità, che li rende adatti per aree in cui
non è disponibile acqua dolce pura. Una leggera salinità in fase di fruttificazione migliora la qualità dei prodotti.a-1-14
Indicazioni per la coltivazione: Collocare pali o strutture di supporto dell’impianto prima del trapianto per evitare danni alle radici. Trapiantare le piantine nel sistema 3-6 settimane dopo la germinazione quando la piantina è di 10-15 cm e quando le temperature notturne sono costantemente al di sopra 10 ° C. Nel trapianto le piantine, evitare ristagni d’acqua attorno al collare per ridurre i rischi di malattie. Una volta che le piante di pomodoro sono alte circa 60 cm, definire il metodo di coltivazione (cespuglio o gambo singolo) eliminando il superfluo dai rami superiori. Rimuovere le foglie dagli ultimi 30 cm del fusto principale per favorire una migliore circolazione dell’aria e ridurre l’incidenza di malattie fungine. Potare tutte le femminelle per favorire la crescita del frutto. Togliere le foglie che coprono ogni ramo a  frutto appena prima della maturazione per favorire il flusso di nutrizione per i frutti e per accelerare la maturazione.
Raccolta: Per ottenere un
sapore migliore, raccogliere i pomodori quando sono maturi e completamente colorati. I frutti continueranno a maturare se raccolti e portati in casa a metà maturazione . Frutti possono essere facilmente conservati per 2-4 settimane a 5-7 ° C sotto l’85-90 percento di umidità relativa.

FAGIOLI E PISELLI
pH: 5,5-7,0
Sesti d’impianto: 10-30 cm, in relazione alle varietà (varietà cespuglio 20-40 piante / m2,
varietà rampicanti 10-12 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di
21-26 ° C: 8-10 giorni
Durata della coltivazione: 50-110 giorni per raggiungere la maturità a seconda delle varietà
Temperatura: 16-18 ° C di notte, il giorno 22-26 ° C
Esposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 60-250 cm (rampicanti); 60-80 cm (nani)
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espansa (medium bed)

A 1.15
Coltivazione di fagioli e piselli in sistemi acquaponici: Entrambe le varietà, rampicanti e nani sono adatti alla coltivazione in sistemi acqaponici, ma i primi sono raccomandati per minor uso dello spazio, che massimizza l’utilizzo letto di crescita. Le varietà rampicanti posson produrre 2-3 volte più baccelli di quelle nane. Fagioli hanno
basse esigenze di nitrati, ma hanno una domanda moderata in termini di fosforo e potassio. Tali esigenze nutrizionali fanno si che i fagioli siano una scelta ideale per la produzione in sistemi acquaponici, anche se l’eccesso di nitrati può ritardare la fioritura. I fagioli sono raccomandati per gli impianti di nuova costituzione in quanto sono in grado di fissare l’azoto atmosferico.
Le condizioni di coltivazione: varietà rampicanti si avvantaggiano di pieno sole, ma tollereranno l’ombra parziale in condizioni di caldo. Le piante non crescono a <12-14 ° C. e temperature > 35 ° C provocano l’aborto floreale e scarsa allegagione. L’umidità relativa ottimale per le piante è 70-80 per cento. I fagioli sono sensibili al fotoperiodo; quindi, è importante scegliere le varietà giuste a seconda della posizione e della stagione. In generale, le varietà rampicanti sono coltivate in estate, mentre le varietà nane sono adattate alle condizioni di giornate corte (Primavera o autunno).
Indicazioni per la coltivazione: seminare direttamente nel letto di crescita di argilla a  3-4 cm di profondità (assicurandosi che il sifone campana sia in frado di bagnare con il livello dell’acqua il seme). Fagioli non reggono bene il trapianto, ciò li rende difficili da coltivare in tubi NFT.
Eventuali pali di sostegno devono essere inseriti prima della germinazione del seme per evitare
danni alla radice. Durante la semina, si deve prestare attenzione al fine di evitare l’ombreggiamento con altre piante durante la screscita. I fagioli sono sensibili agli attacchi di afidi e acari.
Raccolta: le varietà di fagiolini (verdi o gialli) – deve essere turgidi e croccanti al raccolto; i semi all’interno dovrebbero essere non sviluppati o piccolo. Trattenere la pianta  con una mano e il baccello con l’altra per evitare danni  ai rami che produrranno i baccelli successivi. Raccogliere tutti i baccelli di mantenere impianti produttivi.
F
agioli da seme (fagioli neri, larghe o fave)  raccogliere queste varietà quando i
baccelli avranno cambiato colore ed i fagioli all’interno sono completamente formati ma non secchi. Baccelli devono essere grassocci, la qualità peggiora se vengono lasciati sulla pianta per troppo tempo.
F
agioli secchi (fagioli e soia) – Lasciate che i baccelli diventino più asciutti possibile quando le piantesaranno seccate e perso la maggior parte del loro fogliame. Baccelli saranno facilmente separabili quando sono molto secchi, rendendo la rimozione di semi  un processo facile.

CAVOLO CAPPUCCIO
pH: 6-7,2
Sesti d’impianto: 60-80 cm (4-8 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di
8-29 ° C: 4-7 giorni;
Durata della coltivazione: 45-70 giorni dal trapianto (a seconda della varietà e stagione)
Temperatura ideale: 15-20 ° C (crescita si ferma a > 25 ° C)
E
sposizione alla luce: pieno sole
Altezza della pianta e larghezza: 30-60 cm; 30-60 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espensa (non adatto per impianti di nuova costruzione)app-1-cc1
Coltivazione del cavolo cappuccio in impianti acquaponici: cavolo è una coltura invernale altamente nutriente. Le piante crescono meglio in letti di argilla o altro medium perché raggiungono dimensioni significative al momento del raccolto e potrebbero essere troppo grandi e pesanti per le zattere o la crescita nei tubi. Cavolo è una pianta molto esigente in tema di nutrienti, è perciò inadatto per gli impianti di nuova costituzione (meno di quattro mesi). Tuttavia, a causa del grande spazio richiesto, colture cavolo consumano meno nutrienti per metro quadrato rispetto alle altre verdure a foglia d’inverno (lattuga, spinaci, rucola, eccetera.). Sebbene cavolo possa tollerare temperature fino a 5 ° C, le basse temperature possono non essere adatte per la coltura di pesci.
C
ondizioni di coltivazione: cavolo è una coltura inverno con temperature di sviluppo ideali di 15-20 ° C; cresce meglio quando le teste maturano a basse temperature, è bene perciò programmare le colture in modo da terminare la raccolta prima che le temperature diurne raggiungano 23-25 ° C. Elevate concentrazioni di fosforo e potassio sono essenziali quando le teste cominciano a crescere, può dunque essere necessaria una integrazione con concimi organici somministrati sia localmente che sulle foglie per fornire alle piante adeguati livelli di nutrienti.app-1-cc
Indicazioni per la coltivazione: Trapiantare le piantine a 4-6 foglie e un’altezza di 15 cm.
con una densità di impianto ottimale a seconda della varietà prescelta. In caso di temperature diurne > 25 ° C, usare una ombreggiare la luce del 20 per cento per evitare che la pianta tenda a montare a seme. In considerazione dell’elevata incidenza di bruchi  e altri parassiti come gli afidi, nematodi ecc…, è importante effettuare un attento monitoraggio e di usare pesticidi
biologi sicuri per un itilizzo in acquaponica
quando necessario.
Raccolta: Inizia la raccolta quando le teste di cavolo sono chiuse con un diametro di circa
10-15 cm (a seconda della varietà coltivate). Tagliare la testa dal gambo con un coltello robusto e smaltire le foglie esterne nella compostiera. Se le infiorescenze coe costituiscono testa del cavolo tendono a separarsi significa che i cavoli sono che sono troppo maturi e avrebbero dovuto essere raccolte in precedenza.

BROCCOLO
pH: 6-7
Sesti d’impianto: 40-70 cm (3-5 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura di:
25 ° C 4-6 giorni
Durata della coltivazione: 60-100 giorni dal trapianto
Temperatura giornaliera ideale: 13-18 ° C
E
sposizione alla luce: pieno sole; può tollerare ombra parziale, ma maturerà lentamente
Altezza della pianta e larghezza: 30-60 cm; 30-60 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla espensaapp-1-cb-1
Coltivazione del broccolo in impianti acquaponici: Il broccolo è un
ortaggio invernale nutriente. Il metodo del letti di argilla espansa è l’opzione consigliata per la sua coltivazione dal momento che si tratta di una pianta grande e pesante nel momento della raccolta. Il broccolo è moderatamente difficile da coltivare, perché è esigente in fatto di nutrienti. E’ anche altamente suscettibile a temperature elevate pertanto, è importante scegliere un varietà resistente ai picchi di calore.
Indicazioni per la coltivazione: il broccolo cresce meglio quando le temperature diurne sono attorno ai 14-17 ° C. Per la formazione testa, varietà invernali richiedono temperature di 10-15 ° C. Più alte sono le temperature più e facile che la pianta monti a seme.app-1-cb-2
Indicazioni per la coltivazione: Trapiantare le piantine in letti di argilla espansa una volta che si presentino 4-5 foglie vere e le piante sono alte 15-20 cm. Le piantine devono essere posizionate 40-50 cm una spaziatura più vicina produrrà teste centrali più piccole. Il broccolo, così come cavolo, è suscettibile agli attacchi di cavolaia e di altri parassiti. In questo caso la rimozione meccanica può avere risultati marginali, invece il trattamento con pesticidi biologici e repellenti può controllare le infestazioni.
Raccolta: Per ottenere la migliore qualità di prodotto iniziare la raccolta del broccolo quando le gemme della testa sono ben serrate. Raccogliere immediatamente se i boccioli cominciano a separarsi e cominciare la fioritura (fiori gialli).

BIETOLA
pH: 6-7,5
Sesti d’impianto: 30-30 cm (15-20 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura
ottimale di 25-30 ° C:  4-5 giorni;
Durata della coltivazione: 25-35 giorni
Temperatura giornaliera ideale: 16-24 ° C
Esposizione alla luce: pieno sole (ombra parziale per temperature > 26 ° C)
Altezza della pianta e larghezza: 30-60 cm; 30-40 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti di argilla, tubi NFT e DWCapp-1-b-2
Coltivazione della bietola in impianti acquaponici: la bietola è una verdura estremamente popolare che cresce ottimamente con tutti e tre i metodi acquaponici. Si tratta di un
moderato consumatore di nitrati e richiede limitate concentrazioni di potassio
e fosforo rispetto agli ortaggi da frutto, ciò la rende una pianta ideale per gli impianti acquaponici.
Grazie al suo alto valore di mercato, al suo tasso di crescita rapido e al suo contenuto nutrizionale, la bietola è spesso coltivata in sistemi acquaponici commerciali. Il fogliame va da verde scuro a verde, ma i gambi possono avere colori vivaci e attraenti di giallo, viola o rosso.app-1-b-1
Indicazioni per la coltivazione: per le bietole le temperature ottimali sono 16-24 ° C, mentre la temperatura minima di crescita è 5 ° C. anche se tradizionalmente un tardo-inverno/primavera le colture possono tollerare gelate moderate. La bietola può anche crescere bene in pieno sole durante le stagioni estive non troppo calde. Una rete di ombreggiatura è suggerita a temperature più elevate. La bietola ha una tolleranza moderata alla salinità, che la rende una pianta ideale per l’acquaponica con acqua salmastra. I semi di bietola producono più di una piantina, perciò il diradamento è necessario appena le piantine cominciano a crescere. Come piante invecchiano le foglie più vecchie possono essere rimosse per incoraggiare una nuova crescita.
Raccolta: foglie di bietola possono essere continuamente tagliate ogni volta che raggiungano dimensioni raccolta. La rimozione delle foglie grandi favorisce la crescita di nuove. Evitare di danneggiare il punto di crescita nel centro della pianta durante la raccolta.

PREZZEMOLO
pH: 6-7
S
esti d’impianto: 15-30 cm (10-15 piante / m2)
Tempo di germinazione alla temperatura ottimale di
20-25 ° C: 8-10 giorni;
Durata della coltivazione: 20-30 giorni dopo il trapianto
Temperatura giornaliera ideale: 15-25 ° C
Esposizione alla luce: pieno sole; ombra parziale a temp. > 25 ° C
Altezza della pianta e larghezza: 30-60 cm; 30-40 cm
Metodo acquaponico consigliato: letti dei media, NFT e DWCapp-1-p
Coltivazione del prezzemolo in impianti acquaponici: Il prezzemolo è una pianta molto comune coltivata sia in acquaponica amatoriale che in quella commerciale in virtù del suo elevato contenuto nutrizionale (ricco di vitamine A e C, calcio e ferro) e del suo alto valore di mercato. Il prezzemolo è una pianta facile da coltivare le sue esigenze di nutrienti sono relativamente basse rispetto adaltre verdure.
Indicazioni per la coltivazione: il prezzemolo è una pianta biennale ma è tradizionalmente coltivata come annuale, la maggior parte varietà cresce per un periodo di due anni se la stagione invernale è mite senza troppe gelate. Sebbene la pianta possa resistere a temperature di 0 ° C, la temperatura minima di sviluppo è di 8 ° C. Nel primo anno, le piante producono foglie, mentre nel secondo le piante iniziano a sviluppare i gambi fino allo sviluppo dei fiori per la produzione di sementi. Prezzemolo si avvantaggia del pieno sole fino a otto ore al giorno, un’ombreggiatura parziale è necessaria in caso di temperature > 25 ° C.
Indicazioni per la coltivazione: La difficoltà principale nella coltivazione del prezzemolo è è legata alla germinazione, che può richiedere 2-5 settimane, a seconda della freschezza dei semi. Per accelerare la germinazione, i semi possono essere messi a bagno in acqua calda (20-23 ° C) per 24-48 ore per ammorbidirne l’involucro esterno. Successivamente, scolare l’acqua e seminare i semi in
vassoi di  propagazione, le piantine che su svilupperanno avranno l’aspetto di erba, con i due cotiledoni stretti l’uno di fronte all’altro. Dopo 5-6 settimane, trapiantare le piantine nell’impianto acquaponico in corrispondenza con l’inizio della primavera.
Raccolta: La raccolta inizia una volta che i singoli steli della pianta sono almeno 15 cm di lunghezza. Raccogliere prima gli steli esterni della pianta per incoraggiare il suo sviluppo per tutta la stagione. Il prezzemolo è adatto all’essicazione e alla surgelazione. Una volta essiccato, le piante di prezzemolo possono essere schiacciate a mano e conservate in un contenitore ermetico.

L'articolo Appendice 1 del manuale FAO: 12 VERDURE PARTICOLARMENTE INDICATE PER LA COLTURA ACQUAPONICA sembra essere il primo su Akuadulza.


Appendice 2 del manuale FAO: Lotta ai parassiti e alle malattie delle piante

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La lotta ai parassiti ed alle malattie può essere condotta in acquaponica secondo la maggior parte dei metodi comunemente utilizzati in agricoltura biologica. Tuttavia, è importante ricordare che le strategie contro i parassiti devono essere pianificate secondo gli insetti che si presentano in quella particolare area, le verdure coltivate in una specifica stagione e in un determinato ambiente.


LOTTA AI PARASSITI: REPELLENTI, PRODOTTI CHIMICI A BASSO IMPATTO E INSETTICIDI DI ORIGINE VEGETALE
A
lternative chimiche a basso impatto rispetto ai pesticidi industriali possono essere applicate per scoraggiare i parassiti, così come miscele organiche formate da aglio schiacciato, pepe, sapone e oli insetticidi,  può tutto essere usato per allontanare la minaccia di parassiti. Sesi prevede l’uso di saponi, assicurarsi di utilizzare saponi naturali, sono infatti presenti in alcuni saponi
sostanze chimiche potenzialmente dannose. Questi saponi “chimici” possono danneggiare le branchie dei pesci, perciò bisognerebbe avere cura di limitare l’accesso dei saponi alla vasca sei pesci. Sebbene una buona copertura delle piante sia necessaria per assicurare un efficace protezione e l’osservazione empirica die questi metodi di controllo abbia dimostrato che funzionano, non c’è stata ancora una ricerca scientifica sistematica sulle proprietà medicinali di estratti vegetali utilizzati pertanto almeno in alcuni casi si suggerisce cautela nel loro uso a causa di presunti rischi di tossicità per il pesce.

APPENDICE 2 TAB 1.1

CONTROLLO DEI PARASSITI: INSETTICIDI DI ORIGINE VEGETALE
Gli insetticidi biologici meritano particolare attenzione se utilizzati in impianti acquaponici poiché non tutti sono adatti per i pesci. Anche se insetticidi vegetali sono classificati per l’uso biologico, la maggior parte di essi sono tossici per i pesci e per gli insetti benefici. La tabella seguente elenca una serie di insetticidi comuni con  informazioni precauzioni per il loro uso sicuro.

APPENDICE 2 TAB 1.2

CONTROLLO DEI PARASSITI: GLI INSETTI ANTAGONISTI
P
er controllare i parassiti possono essere utilizzati insetti utili. Questo metodo è più applicabile per grandi produttori giacché il costo può essere proibitivo per agricoltori su piccola scala. La scelta dell’insetto utile deve essere abbinata al parassita che si intende combattere e alle condizioni ambientali d’impiego.

APPENDICE 2 TAB 1.3

CONTROLLO DELLA MALATTIE: CONTROLLO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI
Molte malattie fungine sono dipendenti dA temperatura e umidità, perciò controllare i fattori ambientali può mitigare la malattia. Se i fattori ambientali non possono essere controllati, può essere meglio scegliere colture
o varietà resistenti .

APPENDICE 2 TAB 1.4

CONTROLLE DELLE MALATTIE: METODI CHIMICI INORGANICI
Alcuni composti inorganici possono essere usati per trattare malattie fungine, molti di questi sono accettabili  per il loro utilizzo in coltivazioni acquaponiche. La tabella che segue illustra alcune di queste opzioni.

APPENDICE 2 TAB 1.5

TABELLA DELLE CONSOCIAZIONI BIOLOGICHE
La consociazione biologica su piccola scala, che è molto comune in orticoltura biologica e biodinamica. La teoria che la giustifica è che l’associazione di diverse piante ha
un effetto, repellente o  dissuasivo contro i parassiti. Inoltre si possono verificare alcuni effetti benefici sul complesso suolo / impianto agro-ecosistemico può che possono essere favoriti dal rilascio di sostanze o essudati radicali da piante benefiche.
Anche se un certo grado di controllo dei parassiti è stato scientificamente verificato, il grado di successo dipende: dal livello di infestazione da parassiti, dalla densità coltura, dal rapporto tra colture e delle piante benefiche e i tempi di impianto specifici. La consociazione biologica può essere utilizzata in combinazione con altre strategie all’interno di un impianto e integrata con altri sistemi per gestione dei parassiti per ottenere colture più sane nei sistemi acquaponici.
La tabella seguente fornisce una panoramica generale delle possibili combinazioni in base ai principi biodinamici. Informazioni specifiche possono essere ottenute facilmente nella dettagliata letteratura disponibile in materia di agricoltura biologica e biodinamica.

APPENDICE 2 TAB 1.6

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Nuovi arrivi nell’acquaponica del Presidente

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Ho già raccontato in qualche altro post che la nostra acquaponica è poco ortodossa perchè non è orientata a massimizzare la produzione ma tiente in conto anche l’elemento estetico. Dunque anche l’occhio vuole la sua parte!

Siccome i pesci, siano essi trote o black bass, il più delle volte non si fanno vedere abbiamo allestito una vaschetta con le ninfee e ci abbiamo messo delle “tinchette” che stiamo tirando grandi in un contenitore lì a fianco. Peggio che andar di notte le tinchette si sono rintanate sotto il vaso delle ninfee e non le abbiamo viste più.

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Abbiamo pertanto pazientemente atteso tutta l’estate che l’acqua del nostro impianto acquaponico fosse più o meno alla stessa temperatura di quella dell’allevamento e siamo andati all’Azienda Agricola Pisani Dossi a prendere qualche pesce ornamentale.

Abbiamo preso qualche carpa koi per il laghetto, non c’importava che fosse di pregio, al pari di cani e gatti di casa più sono “bastardi” e più ci stanno simpatici, ma che fossero di colori vivaci perchè le potessimo vedere:

koi

Nella vaschetta delle ninfee invece oltre a una decina di altre piccole koi che pensiamo di tirare grandi per mettere nel laghetto abbiamo messo 3 “Ferrari” dei pesci. storioni-russiSi tratta di tre piccoli storioni russi che ci sono piaciuti tantissimo per il loro contrasto di colori. Ci sono costati un botto, ma l’abbiamo detto che la nostra è un’acquaponica sui generis.

Visto che c’eravamo abbiamo anche arrualoto altri 5 storioni siberiani, che abbiamo messo nel laghetto. Li abbiamo presi grandi però, perche siano fuori dal pericolo rappresentato dalle fauci dei bass. Gli storioni siberiani, meno pregiati di quelli russi, li abbiamo presi per fare il “lavoro sporco” cioè pulire gli avanzi di mangime che si depositano sul fondo.

L’assetto invernale è ormai quasi al completo, direi che mancano ancora 10 o 20 trote che, come al solito prenderò dai miei amici Stefano e Paolo ma che questa volta non tirerò fuori a giugno quando l’acqua comincerà a prendere temperatura, le lascerò per vedere se se la cavano anche d’estate perchè la pesca con l’elettrostorditore è troppo impegnativa e qualche vittima la fa pure …

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Alla prossima …

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Riprendersi lo spazio del cemento e del catrame …

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In questo post vogliamo presentarvi l’acquaponica messa in opera da Tommaso, nostro lettore di Milano, che per la sua tesi di laurea in architettura ha realizzato un prototipo di acquaponica con lo scopo di sperimentare un sistema di coltivazioni applicabili a spazi urbani privi di suolo coltivabile.fronte-primo-piano

L’installazione tecnica, composta da un grande mastello da 750 litri, utilizzato per allevare i pesci (comuni pesci rossi ) e  da tre mastelli da 275 litri per i letti di coltura, collocati all’interno di una struttura a listelli di legno che protegge il sistema dagli agenti atmosferici, ha trovato spazio presso l’ex macello di Milano, abbandonato da anni, grazie alla collaborazione con l’associazione “Tempo riuso” si Milano.letti-coltivazione-vuoti

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primo-piano

Esperimenti di questo tipo, accanto ad iniziative formative strutturate come quella di Urban Green Train possono contribuire a ridare un senso ai luoghi degradati delle nostre città, recuperandoli ad un luogo al tempo stesso produttivo, socializzante ed educativo. La coltivazione acquaponica può essere un perfetto esempio di tutto ciò, come ci illustra l’esempio americano di Denver con il progetto THE GROWHAUS.

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Appendice 4 – Calcolo del rapporto tra quantità di ammoniaca e biofiltro in un impianto acquaponico

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Saltiamo l’appendice 3 del manuale che è dedicata ai pesci e vorremmo la revisione della traduzione da parte di Pietro che è sempre molto preso e passiamo direttamente alla n. 4

Questa appendice fornisce spiegazioni dettagliate sulla quantità ottimale medium filtrante necessario per convertire l’ammoniaca in nitrati rispetto ad una determinata quantità di mangimi per pesci. Oltre alle informazioni fornite nel capitolo 8 del manuale è importante introdurre due nuovi parametri nelle equazioni:
• azoto ammoniacale totale (TAN) prodotto da mangimi per pesci
• tasso di conversione dell’ammoniaca in nitrato operato dai batteri

Determinazione della quantità di ammoniaca prodotta dai mangimi
L’ammoniaca è un sottoprodotto dalla degradazione delle proteine. La quantità di ammoniaca nell’acqua dipende da diversi fattori, tra cui la quantità/qualità delle proteine o amminoacidi nel mangime, la digeribilità, le specie di pesci, la temperatura e la rimozione dei rifiuti del pesce dal sistema acquaponico. In media, il 30 per cento delle proteine fornite dalla dieta vengono trattenute nel corpo dei pesci. Pertanto, il 70 per cento dell’azoto si disperde: il 15 per cento non viene digerito ed esce come rifiuto solido (feci) e alimento non consumato, mentre il restante 55 per cento viene escreto dai pesci come ammoniaca o prodotti facilmente degradabili in ammoniaca. Oltre ai rifiuti direttamente disciolti, vale la pena notare che circa il 60 per cento dei rifiuti solidi prodotti vengono estratti dal sistema mediante la filtrazione, ciò lascia circa 6 per cento del rifiuti solidi
ammoniacali da degradare  in acqua. Complessivamente, circa il 61 per cento dell’azoto originato dal cibo  diventa ammoniaca ed è soggetto alla nitrificazione.
Prendiamo l’esempio di 20 kg di pesce che mangiano l’1 per cento del loro peso corporeo al giorno (200 g di mangime). Da questi 200 g di mangime (32 per cento di proteine), la quantità di ammoniaca prodotta è di circa 7,5 grammi. Per ottenere questo numero, in primo luogo la quantità dell’azoto è calcolata sulla base della percentuale di proteine nel mangime; la quantità dell’azoto contenuto nella proteina (16 per cento). Quindi, la quantità di azoto disciolto viene così calcolato: il 61 per cento dell’azoto è disperso (6 per cento come
mangime digerito/non consumato mantenuto nel sistema, 55 per cento escreto dal pesce). Per ogni grammo di azoto disperso, viene prodotta 1,2 g di ammoniaca, secondo metodi standard della chimica (che qui non vengono riportati). La seguente equazione mostra il processo

APPENDICE 4 TAB 1

Come determinare la quantità di materiale necessaria per realizzare il biofiltro necessario per nitrificare i batteri
Il tasso di rimozione di ammoniaca da batteri nitrificanti è 0,2-2 g per metro quadrato al giorno. Il tasso di rimozione dipende dal disegno biofiltro, dal carico acqua (quantità di acqua che scorre attraverso i batteri), dalle temperature (maggiore attività biologica a temperature > 20 ° C), dalla salinità, dal pH, dall’ossigeno e dai solidi sospesi nei rifiuti del pesce. Per semplificare i complessi calcoli necessari, viene utilizzato un tasso prudente di conversione dell’
ammoniaca di  0.57 g  per metro quadrato di superficie al giorno. In relazione alla quantità giornaliera di mangime di 200 g e alla conseguente produzione di 7,5 g di ammoniaca, è necessario fornire batteri con una superficie operativa di 13.3 mq, come mostrato nella seguente equazione:APPENDICE 4 TAB 2La superficie dei batteri nitrificanti può essere realizzata con una vasta gamma di materiali, ciascuno con una superficie specifica (SSA), nota anche come superficie in rapporto al volume, espresso come metri quadrati per metro cubo (m2/m3). I medium utilizzati per il biofiltro più comuni includono ghiaia, sabbia, supporti tessuti in fibre sintetiche e mezzi filtranti costituiti da piccoli pezzetti di plastica. Il SSA indica la superficie totale che si potrebbe ottenere se si potesse misurare la superficie di tutte le particelle di un particolare materiale  contenuto nello spazio di un metro cubo. Alcuni di questi valori SSA sono censiti nella tabella A4.1 (vedi anche tabella 4.1).
Il volume del medium necessario per convertire l’ammoniaca può essere calcolato utilizzando il rapporto di SSA. Vediamo di fare un esempio di utilizzo di tufo di origine vulcanica: il tufo vulcanico ha un SSA di 300 m2/m3. Il volume di tufo necessario per garantire un superficie operativa di 13,3 m2, calcolato sopra, per i batteri nitrificanti può essere ottenuto con una semplice divisione:
APPENDICE 4 TAB   3Il volume finale di tufo necessario per elaborare 200 g di mangime al giorno è 0,0443 m3. Un metro cubo equivale a 1 000 litri, e quindi il volume di tufo richiesto è 44.3 litri. Quindi, 1 litro di tufo può convertire l’ammoniaca ottenuto da 4,5 g di mangime.APPENDICE 4 TAB   4Quando si utilizzano i vari supporti nei letti di crescita delle varie tecniche di coltura acquaponica, la quantità di materiale utilizzato supera di gran lunga l’importo minimo richiesto per la biofiltrazione e la conversione di ammoniaca. Ciò si traduce in un sistema “robusto”, anche in caso di grave riduzione della efficienza dei batteri nitrificanti. La progettazione del sistema descritto nell’appendice 8 della pubblicazione ha un volume di 900 litri di tufo, circa 20 volte superiore al volume necessario per elaborare l’ammoniaca prodotta da 200 g di mangime.

APPENDICE 4 TAB   5

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Si vende tutto…

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La nostra associazione ha tradotto, dopo averne tessute le lodi e riconosciuto i diritti realtivi alla proprietà intellettuale, la guida Small-scale aquaponic food production – Integrated fish and plant farming edita dalla FAO che potete scaricare in inglese gratuiramente dal sito il manuale.

E’ la stessa FAO ad incoraggiare l’uso e la divulgazione del suo materiale, a condizione che non se ne faccia un uso commerciale, lo fa con questo avviso:

FAO encourages the use, reproduction and dissemination of material in this information product. Except where otherwise indicated, material may be copied, downloaded and printed for private study, research and teaching purposes, or for use in non-commercial products or services, provided that appropriate acknowledgement of FAO as the source and copyright holder is given and that FAO’s endorsement of users’ views, products or services is not implied in any way. All requests for translation and adaptation rights, and for resale and other commercial use rights should be made via www.fao.org/contact-us/licence-request/en.

Chissà se l’autore del video, che peraltro usa anche nello “spot” di presentazione termini che fanno pensare ad una traduzione automatizzata. abbia pagato i diritti alla FAO … Saremmo anche curiosi di sapere quanto chiedono ma non vogliamo contattare l’indirizzo indicato per non trovarci un sacco di “spazzatura” nella casella di posta

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